Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il trionfo dello sport in piazza Trecento cittadini-atleti ieri alle finali di “Quartieri in gara”

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2015

TERRAMAINI. Sant'Elia-Poetto primo tra i rioni di Cagliari, Quartu e altri cinque centri

 


Più che un rione, ha vinto una coalizione. Nome in codice CA 17, è stato il gruppo formato da Poetto, La Palma, Quartiere del Sole, Borgo Sant'Elia (vecchio e nuovo) e Medau Su Cramu, ad aggiudicarsi l'edizione 2015 di “Quartieri in gara”, che dopo un mese di sfide si è conclusa ieri con le finali disputate nell'area verde di Terramaini, all'interno del Parco del Molentargius. La gara sportiva che ha coinvolto 18 quartieri di sette diversi Comuni ha visto sul podio anche QT 1 (Su Gregori di Quartucciu, secondo in classifica) e i terzi di CA 18, ovvero Pirri (Is Bingias, Terramaini, Monteleone, Santa Rosalia e Monreale).
LA COMPETIZIONE Il podio è per tre, ma la festa è stata per trecento, cioè gli atleti non professionisti che si sono iscritti a una delle diciotto squadre (quella del proprio quartiere) per un'iniziativa senz'altro di sport, ma pensata anche per far socializzare persone che si sfiorano tutti i giorni perché vivono nello stesso quartiere, ma non si conoscevano: non a caso, lo slogan era “Uniti nello sport”. Anche in questo senso, gli organizzatori del Centro sportivo italiano alleati con le Facoltà di Scienze motorie e Medicina, con il Parco del Molentargius e con sette Comuni, hanno fatto centro, corroborati anche da un finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna e dal supporto dell'Esercito. Si sono sfidate le rappresentanze dei diversi quartieri di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, Sestu, Elmas e Monserrato.
SOLIDARIETÀ Che cosa hanno vinto, i cagliaritani della squadra CA 17 capitanati dal 77enne Fausto Delrio? Prima di tutto, diecimila euro con il vincolo di spenderli per acquistare arredi e attrezzature sportivi per i propri quartieri, ma non solo. Lo sponsor Pasta Cellino, che ha offerto un piatto di malloreddus e spaghetti a tutti dopo la competizione, regala ai vincitori una tonnellata di pasta e oltre 25 mila fette biscottate che la squadra arrivata prima donerà a persone bisognose o ad associazioni di volontariato che operano nei quartieri della “coalizione”. Così, tanto per non dimenticarsi che l'obiettivo di “Quartieri in gara” è prima di tutto sociale: creare legami tra i residenti e promuovere la cultura dello sport e del benessere psicofisico.
LE PIAZZE Le competizioni (a proposito: il Coni ha inserito “Quartieri in gara” come iniziativa ufficiale della Giornata nazionale dello sport) sono il sale dell'attività fisica, soprattutto per atleti non professionisti. Però, prima, bisogna allenarsi ed è quello che è successo in diciotto piazze di Comuni dell'hinterland. Ciascuna di loro è stata trasformata per un mese in una palestra all'aperto, nella quale gli allenamenti erano coordinati da laureati e laureandi in Scienze motorie. C'erano anche i medici, che hanno collaborato alla preparazione di programmi di attività fisica più leggeri per le persone anziane, facendo altrettanto anche per diversamente abili e persone che soffrono di patologie.
LO SPIRITO Al di là del successo dei vincitori, e anche delle iniziative di beneficenza legate ai premi, molto è ciò che resta di questo mese all'insegna dello sport e dell'alleanza tra abitanti dei diversi quartieri, ed è il valore aggiunto al quale il presidente del comitato provinciale del Centro sportivo italiano, Maurizio Siddi, aveva subito dichiarato di tenere di più: le piazze che in ogni rione sono state utilizzate per gli allenamenti sono ancora lì, i laureati o laureandi in Scienza motorie no, ma i loro insegnamenti sì. Il vero successo di “Quartieri in gara” sarà decretato da chi, quegli insegnamenti, continuerà a metterli in pratica nella “sua” piazza, con i suoi compagni di squadra spesso conosciuti in quest'occasione, perché finalmente avrà incontrato la cultura dello sport.
Luigi Almiento