Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Un delitto che l'ex Marino sia un rudere»

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2015


L'ESPERTO. Francesco Marchi

 


L'appello arriva da San Just Desvern, undici chilometri da Barcellona: «Il vecchio ospedale Marino non può restare un rudere. È un delitto lasciarlo così». Mentre parte della politica locale alza la voce, le proteste per lo scheletro diventato ormai parte integrante del Poetto arrivano sino alla Spagna. È da lì che Francesco Marchi, 35 anni, figlio dell'ex assessore all'Urbanistica nella prima Giunta Floris, passa in rassegna le opere cittadine. Tra incompiute e cantieri in corso. «Il porto può avere aspirazioni molto più grandi rispetto a ciò che offre oggi», osserva. «Dovrebbe essere valorizzato, compresa la zona dei vecchi silos. Si potrebbero mantenere le strutture antiche, sventrandole e ristrutturando l'interno», commenta. «Creerei uno spazio legato a ciò che ruota attorno alle imbarcazioni, con appartamenti d'appoggio, locali, negozi. E anche un polo delle vita notturna».
Laurea in Ingegneria edile, poi quella in Architettura, e un curriculum degno di nota, spicca la collaborazione con Ricardo Bofill, uno dei massimi rappresentanti del postmoderno. Nel 2006 ha fatto le valigie, biglietto di sola andata - per ora - e un'amara certezza. «Cagliari non offre molti sbocchi agli architetti. Gran parte di ciò che vediamo è fermo, bloccato da sempre», osserva. «Penso al caso Tuvixeddu, bloccando un imprenditore si ferma anche il progresso della città». Sul Poetto ha le idee chiare: «Non è una spiaggia cittadina. Meno la si tocca e meglio è». Chiude con l'ex carcere di Buoncammino: «Sarebbe fantastico fare progetti. Ancora di più se ci fossero i soldi».
Sara Marci