Rassegna Stampa

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Nuovo centro commerciale a Cagliari, il Comune va verso la bocciatura

Fonte: web Castedduonline.it
3 giugno 2015

 


Dopo il sì della commissione urbanistica, il dietrofront. Si va verso la bocciatura dell'area commerciale. Giovanni Dore: "La Legge Casa vieta di approvare in questo momento varianti al Puc"


Autore: Jacopo Norfo il 03/06/2015 02:55

 

 


Comune a un passo dal no per il nuovo centro commerciale di via dei Tigli. Il piano casa "vieta" in questo momento varianti al Puc, in extremis il centrosinistra lo ha scoperto grazie al consigliere comunale Giovanni Dore. E dopo il rinvio della scorsa settimana, la nuova area commerciale di via dei Tigli va ora verso una bocciatura che solo una settimana fa era impossibile da prevedere. La commissione Urbanistica aveva infatti approvato il progetto.  Il consigliere comunale Giovanni Dore spiega a Casteddu Online: "La proposta di piano integrato per la realizzazione di nuovi volumi commerciali in Via dei Tigli a Cagliari-Pirri sta coinvolgendo l'opinione pubblica sul problema della necessità di limitare la realizzazione di nuovi centri commerciali in città- ricorda-  la normativa comunitaria di fatto sancisce la impossibilità di calmierare il settore del commercio, in ossequio al principio della libera concorrenza. L'unica possibilità che resta ai comuni è quella della (corretta) pianificazione urbanistica. Infatti alla proposta dei privati che prevedeva l'accorpamento delle volumetrie possibili in un unico lotto con un consistente incremento rispetto alle previsioni del puc, aveva risposto l'attuale maggioranza con un emendamento dei colleghi Scano e Portoghese che, correttamente, pretendevano che l'indice di cubatura ed i (tre) volumi rimanessero quelli originari, già consentiti dal PUC ed utilizzabili (senza possibilità di veto) dai proprietari delle aree. Il piano proposto prevede però una variante, consistente dell'eliminazione della viabilità prevista dal PUC ( peraltro, di fatto, irrealizzabile e poco utile). Variante che, alla data della proposta di deliberazione (30.3.2015), era liberamente votabile dal consiglio comunale. Oggi però, la legge casa n.8, entrata in vigore di recente, ha previsto una norma molto stringente (l'art.18) che vieta ai Comuni che non abbiano ancora adeguato il Puc al Ppr di adottare varianti ai piani urbanistici, a meno che non comportino il ripristino delle destinazioni agricole oppure siano connese alla realizzazione di opere pubbliche o di preminente interesse regionale. A questo punto - a prescindere da tutte le considerazioni di carattere commerciale (giuridicamente non utilizzabili) la volontà (o meno) di votare favorevolemente a questa delibera è impedita da una disposizione di legge fino a che il PUC di Cagliari non sarà adeguato al PPR".