Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel rione del malessere

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2015


DOPO IL BLITZ. L'agente immobiliare: qui le case meno care della città

 

Is Mirrionis: abitanti in calo, sempre più vecchi

 



Il blitz di cinque giorni fa ha impressionato la città: quelle palazzine tra via Is Mirrionis e via Timavo trasformate in fortini protetti da pitbull e vedette, due appartamenti trasformati uno in un laboratorio per il confezionamento delle dosi e l'altro in un deposito. Un registratore di cassa, le cassaforti ben fornite e i ripostigli imbottiti di droga. E, alle tre del pomeriggio, l'operazione: 60 carabinieri, inclusi i cacciatori di Sardegna con le loro mimetiche, giubbotti antiproiettile, mitra e passamontagna, finestre sfondate, urla, tensione, 11 arresti fra cui donne e minorenni, 18 chili di stupefacenti sequestrati. E la consapevolezza che da quegli appartamenti, una finestra per l'eroina e una per la cocaina, si vendeva la roba che poi, attraversata la strada, veniva consumata nel cortile dell'ospedale Santissima Trinità.
IL DIBATTITO Che lo spaccio avvenisse in via Timavo, in questa zona di Is Mirrionis lo sapevano tutti. Il quartiere, la sua parte sana, ha collaborato alle indagini, hanno spiegato gli investigatori. Associazioni e politici hanno sottolineato che le istituzioni, a Is Mirrionis, non hanno fatto abbastanza. Mario Marchetti, magistrato in pensione che 25 anni fa smantellò una banda armata e spietata che aveva proprio qui la sua roccaforte, ha spiegato che il problema, per molti che nascono e crescono qui, ragazzi ma anche anziani e spesso intere famiglie, è la mancanza di possibilità di tenersi alla larga dalla droga, che porta soldi abbondanti e facili.
RESIDENTI Ma com'è oggi la vita, a Is Mirrionis? Una risposta la si può cercare nei numeri. Per esempio in quelli dell'Atlante demografico elaborato ogni anno dal servizio Sistemi informativi, informatici e telematici del Comune e pubblicato sul sito internet dell'amministrazione. Quei numeri dicono che Is Mirrionis è ancora il quartiere più popoloso della città, dal 2005 l'unico con residenti a cinque cifre: l'anno scorso erano poco meno di 13 mila.
CAPELLI GRIGI Però dodici anni fa erano quasi 15 mila: Is Mirrionis si è spopolato (come del resto tutta la città, che giusto nel 2014 ha fatto segnare, dopo anni di calo, un timido segno più). Ed è invecchiato: l'età media, oggi, è intorno ai 48: dodici anni fa erano quattro di meno; è calato il numero dei giovanissimi (l'indice per le persone da 0 a 14 anni, nel quartiere, è di 8.61, quasi un punto e mezzo sotto la media cittadina) mentre è cresciuto l'indice di vecchiaia (il rapporto fra over 65 e under 14), passato da 225,44 (nel 2002) a 306,12. Certo, non siamo ai livelli dei quartieri più vecchi (Cep, Europeo, Fonsarda, la Vega), ma è un segnale da cogliere.
LE FAMIGLIE È, come Cagliari, un quartiere costituito soprattutto da famiglie composte da una sola persona: sono 2.739, il 44,11 per cento. Sono 1.631 quelle composte da due persone, mentre solo meno del 4 per cento delle famiglie è composto da cinque o più persone.
Difficile, invece, ottenere numeri ufficiali su lavoro e disoccupazione: al centro per l'impiego di via Calamattia ieri spiegavano che non dispongono di dati divisi per quartieri. Idem alla Cgil.
CASE Un aiuto arriva dal mercato immobiliare: «Il prezzo medio delle case, a Is Mirrionis, è il più basso di Cagliari», racconta Michela Desogus dell'agenzia Gabetti. «Parliamo di 1.500 euro al metro quadro», aggiunge. Per fare un paragone, alla Fonsarda si parte da 2.000. «Is Mirrionis non è un quartiere molto richiesto, molti clienti lo snobbano». Eppure, le persone che l'anno scorso si sono trasferite nel quartiere (248) sono state di più di quelle che lo hanno lasciato (230).
Marco Noce