Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Su Cagliari il vento di idee di Leggendo Metropolitano

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2015


Festival di letteratura Da oggi fino a domenica la rassegna “mette le mani sulla città”

 

 


L e mani sulla città. Non il bellissimo film del grande Rosi sulla speculazione edilizia a Napoli, ma la stimolante speculazione delle idee che genera a Cagliari il festival “Leggendo Metropolitano”, con una vivace presa della città, da oggi a domenica 7 giugno: dal cinema Odissea al grande Ficus Magnolia dei Giardini Pubblici, dai pullman CTM, dove la Compagnia Elliot intrattiene, per tutta la giornata di oggi, il pubblico viaggiante sui “palchi” delle linee 1, M, 6, 10 e sulla metropolitana (10-13,30 e 17-20), a quello che è il vero cuore del festival, il quartiere Castello con piazza Palazzo, Bastione Santa Croce, Chiostro Facoltà di Architettura. Un quartiere che si ritrova a fare i conti con l'accessibilità, forse un po' penalizzata per i residenti durante i quattro giorni del festival, superabile disagio a fronte di un'epifania dell'intelligenza e delle idee, che attrae pubblico e attiva confronti e conoscenze.
Un programma ricco e trasversale, quello selezionato dal direttore artistico Saverio Gaeta per questa settima edizione del suo festival letterario, dal benaugurante titolo “Il vento che aspettiamo” (tutto il programma si trova su leggendometropolitano.it). Trasversale perché concepito anche per far sentire protagoniste le persone, la cittadinanza: basti pensare alla “Mappa sentimentale di Cagliari”, progetto di storytelling su Instagram per contribuire alla scoperta di luoghi e angoli della città con i quali si ha un legame particolare (la possibilità di taggare foto e frasi scadeva il 20 maggio). E anche alle performance cantate e recitate sui pullman, in collaborazione col CTM.
Festival non solo come illustri ospiti invitati a parlare, ma anche come festa per la città, con particolare sguardo a scuole e università, da cui tutto parte. Novità: gli incontri principali sono a - modico - pagamento. Oggi l'anteprima con “L'e-vento che aspettiamo”: alle 21,30 al cinema Odissea, in viale Trieste, il film “Ufo in her eyes” della scrittrice e regista anglo-cinese Xiaolu Guo (ospite della rassegna venerdì 5, alle 20,30 in Santa Croce). Il film, un ritratto della caotica società contemporanea cinese e del senso di straniamento e confusione generato dalla globalizzazione, sarà introdotto dalla stessa regista e dal sociologo dell'economia dell'Università di Cagliari Marco Zurru. Il red carpet virtualmente steso per tutto Castello, rosso del riverbero dei tramonti-quinta teatrale del Bastione Santa Croce, verrà attraversato, dal 4 al 7, da nomi di vaglia in seno a letteratura, pensiero politico, scienza, economia, pace, società, disabilità, migrazioni e anche “fole”. Nomi quali Diego Fusaro, il giovane filosofo, caso mediatico, che aprirà i lavori con «Riprendiamoci il presente. Ereditare Antonio Gramsci» (giovedì alle 19 in Santa Croce e la mattina dopo alle 10 ai Giardini Pubblici per il programma Book Camp, incontri “di addestramento alla vita e alla lettura” dedicati ai giovani dai 12 ai 18 anni, quindi alle scuole); Enrique Vila-Matas (giovedì, alle 21 in piazza Palazzo) e Vinicio Capossela con lo spettacolo “Fole” (alle 22,30). Venerdì 5 il clou è alle 21,30 in piazza Palazzo con un guru dell'economia e della questione energetica: Jeremy Rifkin. Tema: «Società a costo marginale zero». Appuntamento da non mancare, Rifkin è avanti di mezzo secolo (speriamo solo mezzo). Ma prima ci sono altre perle, come Aaron Ciechanover, Nobel per la chimica nel 2004, che parla di «rivoluzione della medicina personalizzata» (alle 20 in piazza Palazzo). Sabato 6, alle 22, sempre in piazza Palazzo, c'è Hanif Kureishi a dissertare su «voci delle periferie» a partire dall'uscita, venticinque anni fa, del suo brillante romanzo “Il Budda delle periferie”. Ma anche la giornata di sabato ha diverse sorprese: alle 10,30, sotto il grande albero dei Giardini, c'è Capossela con “Il viandante che è in me”. E domenica 7, alle 22 in piazza Palazzo, Patrick Mcgrath, quello di “Follia”, che con "FolleMente" chiude un'altra edizione di “Leggendo Metropolitano”, che anno dopo anno apre sempre più finestre a nuovi venti e orizzonti.
Raffaella Venturi