Rassegna Stampa

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Sbarco al Porto Canale: ultimati nella notte i trasferimenti in Sardegna

Fonte: web cagliaripad.it
1 giugno 2015

 

Tra gli 880 migranti, trasferiti in tutte le province della Sardegna, c'erano 118 donne e 30 bambini. Un bimbo è stato ricoverato in ospedale per denutrizione assieme alla madre e al fratellino, altre tre donne incinta sono state ricoverate
 

Sono terminate alle 3.30 le operazioni di sbarco, visita, identificazione e trasferimento degli 880 migranti sbarcati ieri pomeriggio alle 14,30 al Porto Canale di Cagliari da una nave militare tedesca che li aveva soccorsi a largo delle coste libiche. Tredici ore che hanno impegnato la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, la polizia municipale, la Croce Rossa e tutti gli enti coinvolti.

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Tra gli 880 migranti, trasferiti in tutte le province della Sardegna, c'erano 155 donne e 30 bambini. Un bimbo è stato ricoverato in ospedale per denutrizione assieme alla madre e al fratellino, altre tre donne incinta sono state ricoverata per accertamenti. All'ospedale Santissima Trinità di Cagliari nel reparto malattie infettive è finito un uomo affetto da tubercolosi. Ricoverati altri cinque uomini per problemi gastrici, polmonite e malattie alle vie respiratorie.

"Il dispositivo di sicurezza e accoglienza predisposto durante la riunione di coordinamento in Prefettura ha funzionato benissimo - ha detto il Questore di Cagliari, Filippo Dispenza - Tutte le procedure sanitarie, di identificazione e sistemazione nelle varie strutture si sono svolte tranquillamente e senza intoppi. Adesso la Squadra mobile sta lavorando per identificare gli scafisti. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno profuso un impegno eccezionale affinché tutto si svolgesse in piena serenità".

Il Prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, esprime soddisfazione "per l'ottima riuscita delle operazioni di sbarco dei migranti arrivati in Sardegna" a bordo della nave militare tedesca giunta ieri nel Porto Canale di Cagliari. Il Prefetto ringrazia tutti gli enti, uffici ed associazioni coinvolte e le forze di polizia e corpi militari che hanno collaborato nell'occasione. Un particolare ringraziamento anche ai Comuni "per la disponibilità offerta nell'ambito delle procedure di accoglienza dei migranti".

La Prefettura continuerà a seguire gli ulteriori sviluppi della problematica curando nell'immediato le attività di debriefing e proseguendo nella predisposizione di tutti gli adempimenti organizzativi per fronteggiare eventuali nuovi arrivi nella Regione.

Il lavoro svolto ieri con i migranti arrivati a Cagliari "è stata una prova di grande solidarietà e professionalità, che restituisce una immagine di efficienza del sistema Sardegna". L'assessore regionale della Sanità Luigi Arru commenta la gestione delle operazioni di sbarco degli 880 migranti al Porto Canale di Cagliari, iniziate ieri alle 15 e concluse nella notte. L'esponente della Giunta Pigliaru ringrazia tutti e annuncia: "Faremo tesoro di questa positiva esperienza. Insieme alla Asl 8 stiamo ragionando per tradurre questo tipo di procedura in un nucleo organizzativo stabile e integrato pronto a intervenire in analoghe situazioni di emergenza".

Il piano di assistenza al Porto Canale è stato coordinato da Silvana Tilocca, direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl 8, insieme al 118, Protezione Civile, Croce Rossa, volontari, mediatori culturali, uomini del Corpo forestale, i medici della sanità marittima e le forze dell'ordine. Il percorso attivato ieri pomeriggio era già stato collaudato il 7 maggio per il precedente sbarco di 220 persone.

Due medici della sanità marittima, saliti a bordo della nave, hanno verificato lo stato di salute delle persone. Nessun ricovero d'urgenza è stato necessario. Una volta scesi dall'imbarcazione è stata attivata la procedura di emergenza-urgenza ricevendo le persone nelle tende della Asl e nell'ambulatorio mobile fornito dalla Protezione Civile per le visite. I 28 bimbi sono stati accolti da 4 pediatri e dal personale infermieristico all'interno dell'ambulatorio, allestito con palloncini. Visitate anche le 155 donne, delle quali alcune gravide: tre sono state ricoverate con minaccia d'aborto. Dopo le donne e i bambini sono stati visitati i padri, in maniera tale da favorire il rapido ricongiungimento dei nuclei familiari.

Per tutti gli 880 migranti è stato effettuato un controllo di primo livello. In tanti hanno lamentato cefalee, dolori addominali e lombosacrali, muscolari dovuti alla postura, e per questi si è intervenuti con una rapida terapia sul posto. Altri hanno manifestato problemi dermatologici, oltre alla più comune e diffusa disidratazione. Per la misurazione della temperatura sono stati utilizzati anche 12 Termofocus in più (dispositivi che misurano la temperatura corporea a distanza) grazie alla collaborazione di Federfama. Sono stati compilati certificati medici in duplice copia per ogni persona arrivata a Cagliari. Una copia andrà alla Prefettura e una ai Comuni che daranno ospitalità, e che provvederanno alle visite di secondo livello in collaborazione con le Asl di riferimento.

"Ieri in tanti si sono prodigati per far sentire, nel dramma, l'abbraccio forte della Sardegna. Per questo la gestione dello sbarco dei migranti non è stato semplice caso di successo di efficienza organizzativa e tecnica, ma soprattutto una prova di umanità". E' quanto scrive oggi Donatella Spano, assessore regionale dell'Ambiente con delega alla Protezione civile, sul suo profilo Facebook, che ringrazia ancora quanto sono stati impegnati nei soccorsi. "Grazie a tutte le parti in gioco del sistema di Protezione civile regionale, operatori e volontari, che hanno contribuito alla riuscita delle operazioni. E grazie - conclude - a tutte le associazioni di volontariato della Protezione civile che, in questo momento di accompagnamento, stanno dando una grande mano nei territori".