MOLENTARGIUS. Progetto Zoumate: preparati duemila piccoli ranger per le oasi

Spano: tutela ambientale e produttività nelle aree umide

Ambiente e produttività devono convivere. Anzi, senza le saline e l'attività di pesca, zone umide come Molentargius e Santa Gilla hanno un futuro incerto. Dalla ricchezza limitata. A sostenerlo, ieri mattina in occasione della presentazione del Progetto Zoumate finalizzato alla tutela e valorizzazione delle aree umide sarde e concluso in questi giorni, è stato l'assessore regionale all'Ambiente, Donatella Spano. Tutela, dunque, e sfruttamento economico, così come già definito nel piano regionale di sviluppo e nel piano di sviluppo rurale programmato dalla Giunta Pigliaru.
I FONDI Proprio grazie al progetto transfrontaliero Zoumate, disposto insieme a Toscana, e Corsica, finanziato con un milione e 830 milioni euro dal programma “Marittimo” Italia-Francia, sono nati ben duemila giovanissimi ranger, alunni delle scuole primarie e secondarie che si sono formati laboratori di educazione ambientale dedicati proprio alle zone umide. «Di questi fondi - ha ricordato Spano - duecentomila sono stati destinati alla Sardegna».
I GAZEBO Ieri il Parco naturale di Molentargius è stato ravvivato dalla presenza dei tanti gazebo allestiti dai centri di educazione ambientale dei paesi che hanno aderito a Zoumate. Oltre Cagliari, anche Alghero, Capoterra, Sorso, Cabras, il parco dell'Asinara, Isili e Setzu, Sedilo, Pula, Alghero, Arbus e Guspini, Valledoria, Seulo, Tortolì, Dorgali e Siniscola.
I SISTEMI Oltre ai laboratori e ai percorsi naturalistici, con Zoumate sono stati predisposti applicativi per smartphone e un sistema dimostrativo di monitoraggio delle acque, la creazione di una rete didattica delle zone umide e la riqualificazione e il ripristino di habitat tipico delle acque dolci. E stato il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana, a ricordare la presenza dei fenicotteri nidificanti a Molentargius. (a.pi.)