Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Crespellani: fiori, sassi e profumi al posto di cicche e cartacce Se i privati adottano gli spaz

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2015

 


Fino a poco più di un mese fa, era un'aiuola come le altre: un albero di Giuda, una siepe di pitosforo e, tutt'intorno, erbacce, cicche, cartacce, feci di cane. Ora è un giardino pulito, un'esplosione di colori e profumi nel bel mezzo di via Crespellani, Mulinu Becciu: fiori bianchi, gialli e rosa, una teoria di piante aromatiche (elicriso, lentischio, rosmarino, santolina) e due tappeti di sassi immacolati. L'albero è sempre lì, il pitosforo è stato ridimensionato. Lo spazio è (e resta) pubblico ma a prendersene cura è un privato: Annalisa Mongili, titolare della farmacia di via Crespellani.
Merito di un progetto varato un anno e mezzo fa dall'amministrazione cittadina: bando e moduli per chiedere di poter adottare aiuole, giardini, fioriere, spazi incolti si trovano sul sito web del Comune. «Me ne ha parlato un'amica», racconta Annalisa Mongili: «Volevo dare un segno al quartiere e dire grazie ai clienti, creare uno spazio che desse il benvenuto». Ha seguito la procedura (che, giura l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, «è molto agile), è stata contattata dagli uffici e, dopo un colloquio, ha avuto la concessione per cinque anni.
Il 21 aprile scorso sono iniziati i lavori, affidati a una ditta specializzata: via la vecchia terra esausta, ecco un camion carico di terra fresca e fertile. In quattro giorni l'aiuola era pronta e dotata di un impianto di irrigazione. Poi è arrivato un impianto di videosorveglianza: «Qualcuno ha rubato due piantine», racconta Annalisa Mongili. Gesto stupido e, per fortuna, isolato: «La reazione di vicini e clienti è stata bellissima: non ha idea di quanti ringraziamenti abbiamo ricevuto». Senza contare un altro aspetto positivo: «L'aiuola ora è frequentata dalle farfalle, incluse quelle gialle e nere che in città non vedevo da quand'ero bambina». Costo: 4.000 euro. «Li considero un investimento». Anche un'occasione di lavoro: «Chiederò a un disoccupato del quartiere di prendersene cura un giorno alla settimana».
L'assessore Frau, un paio di giorni fa, è andato in via Crespellani a complimentarsi per l'opera: «Un ottimo modo per rendere contagiosa l'idea». Che, peraltro, ha già raccolto adesioni: «In piazzetta Savoia l'aiuola è stata adottata dai locali pubblici, idem alla Vetreria, al mercato di Pirri su iniziativa di un operatore, mentre una signora si prende cura di un triangolone incolto nel Quartiere del Sole».
Marco Noce