Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Movida,le regole per l'estate

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2015

Il sindaco Zedda ha emanato un'ordinanza in vigore dal 1° giugno al 30 settembre  

A Marina e Stampace stop al vetro, vietato l'alcol in strada


Quelle bottiglie abbandonate per strada, quegli schiamazzi in piena notte, quei portoni trasformati in latrine a cielo aperto devono restare uno sgradevole ricordo. Per questo, il sindaco Massimo Zedda ha emanato un'ordinanza per regolare la vita notturna in città, che entrerà in vigore da lunedì. Niente di rivoluzionario rispetto alle regole imposte dal prefetto lo scorso anno: i divieti e i permessi sono rimasti, più o meno, gli stessi. Cambia, però, il fatto che l'ordinanza resterà in vigore sino al 30 settembre ma potrà essere prorogata se la stagione calda continuasse anche nei mesi successivi.
I DIVIETI Vietata, questo l'aspetto più rilevante, la vendita per asporto di alcol (e l'utilizzo di contenitori in vetro) dalle 22 alle 6 nel Largo, nelle vie Roma, Regina Margherita, Manno, in viale Trieste, in via Pola, nel Corso, in viale Trento, in via Sauro, in piazza Yenne e nelle scalette di Santa Chiara. Le zone, per intendersi, nelle quali la movida è più chiassosa e invasiva; per gli altri quartieri storici, invece, nessun divieto.
I CONTROLLI Ovvio che le norme restano lettera morta se, poi, non vengono applicate. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'ordinanza, il sindaco ha anche spiegato che sono in corso contatti con la prefettura per assicurare un maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine. Ma saranno in primo luogo, gli stessi gestori dei locali a doversi impegnare: dovranno, come si legge nell'ordinanza, essere adottati accorgimenti per far cessare comportamenti che generino “degrado ambientale, affollamento” o disturbino il riposo delle persone.
LA PULIZIA Ma il degrado non è legato solo agli schiamazzi: all'alba delle domeniche estive i quartieri storici sono spesso apparsi come una sorta di discarica. Come prescritto dal sindaco, i gestori dei locali dovranno preoccuparsi di eliminare, nei dieci metri dal locale o dalla concessione, i rifiuti derivanti dalla loro attività, dalla carta ala plastica, passando per lattine e contenitori.
LE SANZIONI Disposizioni che conviene rispettare se non per senso civico almeno per tutelare il portafoglio: le sanzioni per i gestori vanno da 25 a 500 euro. E, se nell'arco di un anno, si ripete la violazione, rischiano la chiusura del locale per un mese. Regole che valgono non solo per Marina e Stampace ma anche per gli altri due quartieri del centro storico, Villanova e Castello. Anzi, nell'ordinanza si specifica che le norme sono in vigore anche per piazza Galilei, viale Europa, parco della musica e Poetto.
Marcello Cocco