Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, buona la prima

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2015

Assalto dei bagnanti al litorale nell'ultimo week-end di maggio

La spiaggia fa il pienone nonostante i cantieri 


La “prova bikini” è stata superata. Nel senso che, a dispetto delle preoccupazioni della vigilia, il Poetto si è fatto trovare pronto al primo appuntamento estivo. Certo, i problemi non mancano: in alcuni tratti, la strada che costeggia la spiaggia è un cantiere, ancora non c'è un chiosco funzionante (a parte l'Emerson destinato alla prossima demolizione) e la richiesta di parcheggi supera abbondantemente l'offerta. Però, il litorale ha retto al primo assalto stagionale di bagnanti (è non un'esagerazione definirlo assalto dal momento che i bed & breakfast del Poetto hanno fatto registrare il tutto esaurito in questo weekend).
I PROBLEMI Qualcuno, pessimista, aveva temuto che la riduzione dei parcheggi e la scomparsa di una strada un tempo percorsa dalle auto avrebbe creato maxi ingorghi sino all'Amsicora. La cassandra di turno è stata smentita: a metà mattina il traffico è scorrevole. Rallenta solo un po' all'ingresso di Marina Piccola dove i bagnanti cominciano a cercare parcheggio. Ma in tanti hanno capito, si sono rassegnati che non potranno lasciare l'auto a dieci metri dall'ombrellone. E cercano un posto anche nello sterrato all'ingresso del porticciolo turistico. Ci sono i parcheggiatori senegalesi che indicano i posti, tentando di vendere la loro mercanzia, si sono sistemati anche alcuni caddozzoni , pronti a sfruttare l'assenza dei chioschetti. E arrivano anche parcheggiatori improvvisati: un tratto dello sterrato è chiuso, alcuni giovani offrono la sosta in cambio di “un'offerta libera” per una colonia felina. Abusivi, forse, ma, in fondo, si accontentano anche di 50 centesimi.
LA PRIMA FERMATA Tutte quelle auto parcheggiate a Marina Piccola lasciano intendere che il tratto iniziale della spiaggia sia affollato. Tanti, tantissimi cagliaritani (ma non mancano i turisti), incuranti del cantiere alle loro spalle, godono la loro prima tintarella stagionale. In attesa del chioschetto, alle Palmette ci sono già sdraio e ombrelloni. «Oggi», dice il gestore Giacomo Busonera, «le cose vanno bene, meglio dei giorni scorsi. Il Poetto sta diventando davvero bello, però i lavori sarebbero dovuti iniziare prima». La strada non ha ancora l'asfalto ma in tanti la percorrono in bici e a piedi: è un nuovo modo di vivere la spiaggia.
IL LITORALE Negli stabilimenti, finiti i grandi lavori, sono già piazzate le file di ombrelloni. E, nel frattempo, alcune persone rassettano le cabine appena aperte. Oltre, alla Quarta fermata, si lavora nonostante sia domenica: coperti da sombreri, alcuni operai stanno sistemando i pali in legno che reggeranno un chioschetto. Alla Quinta, invece, c'è la “volata” tra Palm Beach e Twist: quale chiosco sarà concluso per primo? In quel tratto di litorale, bici e appassionati di jogging a parte, le scene sono quelle tradizionali: i bambini che giocano sulla spiaggia, i ragazzini impegnati in partite di beach soccer, gli adulti che chiaccherano tra un tuffo e l'altro (nonostante l'acqua gelida).
IL SILENZIO È, invece, un “nuovo” Poetto quello che sta dopo gli stabilimenti militari: non ci sono molti bagnanti e, quindi, non si sente chiasso. Ma, soprattutto, non ci sono più auto che passano a ridosso della spiaggia: c'è un silenzio magico, quasi irreale. Tutto perfetto? Naturalmente no. «Sto cercando un posto da un'ora», dice Michele Dessì, in auto nel parcheggio a fianco all'ippodromo, «ora me ne vado a Calamosca». Servirebbero nuovi stalli, soprattutto quelli promessi alle spalle della Settima fermata. Ma un Poetto così merita di essere vissuto.
Marcello Cocco