Educatori in assemblea Scuola e disabili,
 

«Servizi vicini alle esigenze dei ragazzi che coinvolgano le famiglie, garantiscano al meglio l'inclusione scolastica e le pari opportunità permettendo ai disabili di fruire a pieno dell'offerta scolastica. I tempi sono maturi perché il tema dell'assistenza venga affrontato in maniera organica, prevedendo linee d'indirizzo regionali»: le parole dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione Claudia Firino, intervenuta ieri all'assemblea degli educatori del Servizio di assistenza educativa specialistica della Provincia indetta nel salone della Cgil, hanno riportato la pace e tranquillizzato in primo luogo gli educatori ma anche le famiglie degli scolari portatori di handicap.
«Siamo qui per confrontarci sul futuro del servizio per i disabili, sulla figura dell'educatore e sulla gestione degli appalti», ha ribadito Elisabetta Perrier del dipartimento welfare della Cgil. Firino ha ricordato che la Regione ha stanziato, per i servizi per l'assistenza agli alunni disabili, un milione in più rispetto all'anno passato: 6 milioni di euro.
Gli educatori hanno parlato dei problemi che devono affrontare: «Bisogna dare stabilità ai ragazzi e alle famiglie, e sulla gestione degli appalti bisogna fare chiarezza», ha detto Bruno Furcas, educatore da oltre 25 anni. A rappresentare famiglie e associazioni è stata Francesca Palmas, vicepresidente della Consulta disabili: «Le famiglie si adoperano perché venga garantito il servizio ai loro figli. Un servizio che è un diritto all'istruzione».
Maura Pibiri