Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Lirico alla deriva, perché non si caccia Spocci?

Fonte: L'Unione Sarda
25 maggio 2015

Prima le ferie poi il congedo per malattia, sovrintendente di nuovo sotto tiro I sindacati:

Prima le ferie, poi un congedo di malattia che si protrarrà fino al 6 di giugno, una settimana dopo la prima di “Aida”, inizio ufficiale di una stagione lirica organizzata in forte ritardo e che «determina una riduzione della produzione rispetto al 2014, al contrario delle altre Fondazioni liriche»: i sindacati del Teatro lirico (Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Conf e Snater Css) tornano a farsi sentire. Nel mirino, come di consueto da tre mesi a questa parte, la sovrintendente Angela Spocci: «Quello che ci si chiede è cosa sia necessario verificare ancora per revocare la sovrintendente da parte delle autorità competenti», ovvero il Ministero per i beni culturali, passando per il consiglio d'indirizzo. Il protrarsi dell'assenza della manager parmense assenza, denunciano i rappresentanti dei lavoratori, «non ha fatto altro che rendere ancor più manifesta l'inadeguatezza di Sovrintendente, dirigenti vecchi e nuovi ed assistenti improvvisati, nel gestire anche la normale amministrazione della Fondazione».
CREDITORI E CONTRIBUTI Di cos'è accusata la dirigenza del Lirico? Tanto per cominciare «non si sta provvedendo a liquidare i creditori della Fondazione nonostante il finanziamento regionale dedicato allo scopo sia interamente pervenuto nelle casse del teatro». Inoltre «non si sarebbe ancora provveduto al pagamento dei contributi previdenziali, operazione consentita anche in forma rateizzata, rendendo in tale modo impossibile al Mibac iniziare ad erogare una parte consistente del finanziamento statale 2015, mettendo a rischio gli stipendi dei prossimi mesi».
DIREZIONE ARTISTICA Non è tutto: i sindacati denunciano anche la mancanza di un direttore artistico, da cui dipende una gestione poco attenta delle «masse artistiche», tornano a puntare il dito contro l'opportunità di stipulare un accordo «oneroso» con l'università di Cassino, per un progetto affidato alla ex componente del consiglio d'amministrazione Susanna Pasticci, segnala cambi di mansioni di «personale stabile», il rischio di contenzioso per la nomina del nuovo direttore degli allestimenti scenici (fatta senza il vaglio preventivo da parte del consiglio d'indirizzo). Non piace nemmeno la mancata comunicazione, prevista dal contratto nazionale, sulla «programmazione artistica, con riferimento ai livelli occupazionali e alla gestione del personale».
IL RISCHIO DI TAGLI I sindacati sono convinti che il «teatro vedrà fortemente ridimensionati i contributi ministeriali, con inevitabili ripercussioni occupazionali e produttive per l'annualità 2016 e le conseguenze negative si ripercuoteranno come sempre sui dipendenti stabili e precari». (m. n.)