Il discorso è tutt'altro che congelato. «Anzi», spiega il sindaco, «proprio in una situazione di classifica non positiva la volontà del presidente e della società è quella di accelerare e voler dare l'impressione di uno sguardo che va oltre il campionato in corso, sperando in successi futuri. Si vuole investire e ragionare sul Sant'Elia».
Lo stadio nuovo si farà, dunque, qualunque sia il destino del Cagliari alla fine della stagione di Serie A. Proprio di questo hanno discusso qualche giorno fa sindaco e società sportiva. L'incontro ha riguardato la destinazione urbanistica dell'area.
«Ma quella del Sant'Elia è una questione che coinvolge tutta l'amministrazione, anche commercio e turismo», ha detto Zedda, «ne abbiamo parlato da poco con il presidente Giulini: il nuovo stadio deve essere vissuto da tutti».
L'assessore allo Sport Yuri Marcialis ha aggiunto: «La questione stadio non riguarda solo la città di Cagliari, ma coinvolge tutta la Sardegna. Io penso che sia importante che il Sant'Elia venga utilizzato nella maniera più estesa possibile. Attorno alla struttura esiste una marea di persone che fa sport, non deve essere un impianto dedicato esclusivamente al calcio».
Per dare il via alla riqualificazione dell'impianto è necessario che il Cagliari calcio presenti un progetto: al momento questo passo non è ancora stato fatto. Nel frattempo il Comune sta lavorando alla demolizione parziale dello stadio, con l'eliminazione di alcuni settori del secondo anello. ( m.r. )