Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quel museo chiamato mercato

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2015


 Al netto della solita omelia su musei, edifici di pregio, pinacoteche e collezioni d'arte, le visite proposte ai turisti da “Monumenti aperti” sono davvero un'ottima occasione per conoscere Cagliari e la sua storia. L'offerta, però, è limitata. Manca qualcosa, ma cosa? Prima di scriverlo, bisogna farsi un po' di coraggio, lanciare un appello per andare oltre la polvere accademica, la supponenza di certi prof, il complesso di superiorità che spesso affligge quelli che stanno in cattedra. Può sembrare una provocazione, non lo è: perché non inserire tra i monumenti da visitare anche il mercato di san Benedetto? Ci sono buone ragioni: è il mercato civico, anzi il civico mercato come si diceva una volta, più grande d'Italia. E il più bello. Un passaggio fra i trionfi di frutta e verdura non significa fare un giro dal verduraio ma molto di più: c'è magnificenza della natura, esuberanza dei prodotti della terra e colori che lasciano senza parole. Al piano di sotto, dove si vende il pesce, discorso identico: tra i box potete trovare ceste che sono opere d'arte naif. L'anima dei cagliaritani passa per il mercato: mostra, proprio come un museo, chi siamo.