Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, una città in agrodolce

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2015

RAPPORTO URBES. Lo studio sul benessere in 29 centri urbani promuove il capoluogo

Buona qualità della vita ma redditi sotto la media italiana

Vivere a Cagliari non è poi così male. Almeno nel confronto con le ventinove città italiane
sotto la lente dell’Istat che ha monitorato il benessere urbano utilizzando sessantaquattro indicatori capace di offrire una panoramica della qualità della vita.
Lo dice il secondo rapporto Ur- Bes 2015 elaborato dall’Istat con i dati delle dieci città metropolitane (Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Reggio di Calabria), le quattro di prossima istituzione (Palermo, Messina, Catania e Cagliari) e altri 15 grandi comuni, tra i quali Verona, Parma, Potenza e Brescia.
Gli indicatori usati per comporre il quadro del benessere urbano sono dodici (salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione, tempi di vita, benessere economico, relazioni
sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, ricerca e innovazione, qualità dei servizi) e per ciascuna sono stati esaminati elementi specifici.
Dall’analisi delle cifre emerge un Italia divisa tra Centro-Nord e Sud, ma la spaccatura si registra anche tra città metropolitane e gli altri centri capoluogo con alcune eccezioni positive: le città metropolitane soffrono in termini di invecchiamento della popolazione, disponibilità di verde urbano e gestione dei rifiuti.
Ma godono anche di livelli di reddito e scolarizzazione più elevati, di una maggiore propensione alla specializzazione produttiva e alla connettività, di
una migliore conciliazione tra lavoro e impegni familiari.
FOCUS SU CAGLIARI. Qualche sorpresa, in positivo, per Cagliari che in alcuni settori si attesta tra le prime dieci città esaminate.

Se i dati sul benessere economico non sono entusiasmanti (con un reddito disponibile pro capite delle famiglie di 15.894 euro contro una media nazionale di 17.307) va bene invece il livello di istruzione con una percentuale dei diplomati nella fascia 25-64 anni pari al 67,8% (quasi dieci punti sopra la media nazionale) e il 37,5% dei laureati nella fascia 30-34 anni (contro il dato italiano del 23,2).
Ma le posizioni migliori il capoluogo le ricopre per la presenza femminile nelle istituzioni (le giunte comunali hanno il 66,7% delle donne contro il 24% del dato nazionale) e sull’Ambiente.
Cagliari è ai primi posti per disponibilità di verde urbano (56,4 metri quadri per abitante contro 32,2 a livello nazionale), ma vacilla per la dispersione dell’acqua potabile nelle reti idriche, con un dato tra i più elevati: il 58,5% viene persa, contro una percentuale nazionale del 37,4.
Marzia Piga