Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, fine dei lavori entro l’autunno

Fonte: La Nuova Sardegna
5 maggio 2015

L’assessore Anna Marras chiede ai cagliaritani un po’ di pazienza e spiega la rivoluzione del litorale


CAGLIARI Pazienza per tutta l'estate 2015. Il Poetto è e resta un cantiere, ma l'accesso alla spiaggia è garantito senza troppi disagi. Parcheggi ce ne saranno 150 in meno, la ricompensa arriverà nell'estate 2016 dove se ne potranno contare altrettanti in più. Rinascono i chioschetti: la tormentata storia dei baretti cagliaritani finisce qui perché, ottenute ormai le licenze, si ricostruisce secondo il modello introdotto col Pul, il piano di utilizzo dei litorali che prevede chioschetti tutti uguali e aperti anche d'inverno. Tornando all'oggi, l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras spiega qualcosa di quel che avverrà da qui ad alcuni mesi. Non lo nega: ci vorrà pazienza quest'estate al mare ma, stiano tranquilli i bagnanti, il vero problema del Poetto sarà solo uno, l'estetica. In altre parole il lungomare sarà "bruttino da vedere", ma senza penalità per chi lo frequenterà. L'accesso alla spiaggia. È garantito senza ostacoli. L'assessore ai Lavori pubblici: «Davanti agli stabilimenti lo stato è buono, si lavora per sistemare la pista pedonale e dall'altra parte per realizzare i varchi nel prato armato che costeggia le case. In generale ci vorrà pazienza, ma ne varrà la pena». I chioschi. Le autorizzazioni sono quasi tutte concesse. I titolari dei baretti possono ricostruire il chiosco, ovvio che le modalità sono quelle previste dal pul. «Ci rendiamo conto di quello che hanno passato i titolari dei baretti: le demolizioni, le spese. Ma è una questione risolta». Le urgenze. C'è un'urgenza: i bagni pubblici. Devono essere demoliti e ricostruiti. Entro l'inizio della stagione balneare. Non tutti assieme ma prima se ne demolisce uno e si ricostruisce subito l'altro e solo una volta finito questo si passa al successivo. Non saranno venti ma qualcuno in meno. Non saranno tutti tirati su dov'erano. I lavori del Poetto sono cominciati prima del varo del pul (altrimenti, spiega l'assessore, si sarebbero perduti i soldi) e questo oggi comporta la necessità di adeguare i progetti alle necessità introdotte dal piano per il litorale. Niente di stravolgente perché comunque il Comune aveva seguito le linee della Regione, le stesse del pul, ma «ora si tratta di far coincidere ogni minimo aspetto». «È indispensabile finire i bagni entro l'inizio della stagione, dobbiamo farcela», dice l'assessore. Ma il dubbio che si possa davvero resta. I tempi. Già detto: si finisce in autunno. Non settembre: autunno. L'inizio dell'estate è già una data dimenticata come fine lavori del lungomare. I ritardi si sono accumulati, ma dal Comune arriva un invito: guardiamo avanti, il traguardo è ormai in vista. (a.s.)