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Lirico, Spocci presenta la stagione ma continua lo stato di agitazione

Fonte: web Castedduonline.it
30 aprile 2015

 


“Rimane in essere lo stato di agitazione – scrivono i sindacalisti Massimiliano Cecalotti, Ignazio Sibiriu, Paolo Piras - poiché rimangono intatte le perplessità sulle reali e concrete capacità di gestire la Fondazione da parte della Sovrintendente Spocci”


Autore: Redazione Casteddu Online il 29/04/2015 19:30

 

 

 


“L'approvazione della stagione lirica e di balletto 2015 arrivata in zona Cesarini, determina di fatto lo sblocco delle attività del Teatro evitando l'arresto produttivo, che significa lavoro per tutti, soprattutto per il personale a tempo determinato in forte apprensione da mesi e la possibilità di preservare il nostro pubblico che da tempo aspettava giustamente il varo della stagione lirica, da sempre fiore all'occhiello della Fondazione”. Così l’Unione sindacale di base del Teatro commenta il via libera del Cdi alla stagione 2015, che, nonostante permangano le perplessità sulla gestione Spocci invitano tutti a rinnovare l’abbonamento.

“Rimane in essere lo stato di agitazione – scrivono i sindacalisti Massimiliano Cecalotti, Ignazio Sibiriu, Paolo Piras - poiché rimangono intatte le perplessità più volte denunciate a mezzo stampa, sulle reali e concrete capacità di gestire la Fondazione da parte della Sovrintendente Spocci”. Nessuna risposta alla richiesta dei lavoratori a partecipare alla presentazione di domani. “La richiesta purtroppo rimasta inevasa, costringe a registrare l'ennesimo atto scorretto di una Direzione inadeguata e pressapochista, un'occasione mancata per recuperare relazioni sindacali di fatto mai avviate. La preoccupazione è forte soprattutto riguardo alla copertura economica, per una stagione che sembrerebbe aggirarsi sui 4,2 milioni di euro. E' obbligo ricordare che la passata stagione si chiude con una perdita d'esercizio e  spese gestionali e contributive rimaste inevase. Per gettare acqua sul fuoco, decidiamo di non presenziare alla conferenza stampa, e ci riserviamo di continuare la battaglia in sede di confronto aziendale, per una gestione capace e trasparente. Un appello va al senso di responsabilità e coesione del CdI, che, si auspica, scevro da pressioni politiche che nulla hanno a che fare con gli interessi reali della Fondazione, operi a salvaguardia del Teatro e dei suoi lavoratori, non escludendo la revoca del mandato della Sovrintendente”.