Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico nel caos, interviene il Mibact Tore Cherchi: «Urgente una svolta»

Fonte: La Nuova Sardegna
23 aprile 2015


di Walter Porcedda

CAGLIARI Il messaggio è di quelli inequivocabili. Forte e chiaro. All’indirizzo del Presidenete e di tutto il Comitato d’indirizzo del teatro Lirico, da mesi in balia di incertezza e tensioni. Spedisce il Mibact, ed è una lettera firmata dal direttore generale Salvatore Nastasi. Praticamente chi deve sorvegliare per conto del ministro, su Fondazioni liriche e teatri. L’oggetto è quello della programmazione della stagione lirica, ancora in alto mare e che l’attuale Soprintendente Angela Spocci si è vista bocciare per tre volte dal Cdi (altro appello è per lunedì prossimo) perchè, come osserva il Mibact «ritenuta priva dei necessari elementi di dettaglio». Cioè l’assenza di costi e cast. E Nastasi osserva che «la carenza di realizzazioni liriche, in questa fase dell’anno, nel frustrare un fine istituzionale della Fondazione nuocerebbe oltre che all’immagine del Teatro anche in misura consistente sul piano delle entrate». Quelle del botteghino e le altre del ministero stesso. «Il ritardo delle rappresentazioni liriche – continua la lettera – potrebbe inoltre comportare un calo nei punteggi utili per il computo del contributo 2016». Più chiaro di così? La stagione sarebbe dovuta cioè essere già approvata prima (magari a novembre scorso, visto che Mauro Meli l’aveva già approntata), adesso si è in fortissimo ritardo. Da qui anche le proteste dei lavoratori che per oggi e domani hanno indetto uno sciopero (Cgil, Uil, Fials, Libersind, Snater e Css) con blocco totale dell’attività concertistica. Ultimo pesante monito del Mibact che sembrebbe quasi un preavviso di commissariamento, la tirata d’orecchie finale dove si invita la Fondazione a «voler rassicurare in merito al soddisfacimento di tale fondamentale esigenza operativa e fornire giustificazioni sul ritardo». Ultimativa anche la presa di posizione del senatore Tore Cherchi, membro del Cdi del Lirico e rappresentante del ministero che ha reclamato «una urgente svolta nella gestione del Lirico. E’ in atto uno sciopero pesante dei lavoratori – ha detto Cherchi – ma gli organi del teatro non hanno assunto iniziative almeno per tentare di comporre la vertenza. I sindacati non hanno avuto neppure la cortesia di un incontro» (riferimento esplicito questo al sindaco Massimo Zedda ndr). Il Mibact che ha la vigilanza sulle fondazioni lirico-sinfoniche «ha chiesto formalmente “giustificazioni” sulla carenza di programmazione che frustra un fine istituzionale della fondazione – dice Cherchi – e nuoce all’immagine e alle entrate del Teatro. In questi mesi si è discusso sui risultati delle gestioni passate; in proposito – osserva il consigliere del Cdi – sono plausibili opinioni diverse. Ma è un dato di fatto non contestabile che un terzo del 2015 sia stato consumato in maniera totalmente improduttiva con danni certi. Bisogna prendere atto della situazione e porvi rimedio con decisioni conseguenti del Cdi e dei Soci». Ed è dalla lettera del Mibact che i lavoratori riunitisi in assembleai ieri a Teatro hanno preso lo spunto per ribadire le preoccupazioni per il futuro e indire le due giornate di sciopero denunciando «l’incomprensibile atteggiamento del Cdi che mantiene ancora in carica l’attuale soprintendente».