Il consigliere comunale Paolo Casu non era stato tenero. Il taglio con una ruspa, durante i lavori di rifacimento del marciapiede, dei tre oleandri di via Sonnino l'aveva colpito a tal punto da definire «tale pratica artificiosa, rudimentale e barbara. Mai vista». Casu si è chiesto, mettendo nero su bianco in un'interrogazione la domanda, chi avesse autorizzato l'esecuzione».
Sul banco degli imputati l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. «Quegli alberi avevano raggiunto un'inclinazione che rendeva complicato il passaggio dei pedoni. Per questo, dopo aver consultato i nostri agronomi, abbiamo deciso - considerando che l'oleandro è una pianta tossica - di eliminarli». Casu contesta il metodo. «Il modo con cui gli alberi sono stati tagliati non lo condivido», afferma l'assessore. «Non si sradica una pianta in questo modo».
Ieri mattina la coppia di operai colpevole  del taglio era regolarmente al lavoro, stupita per il clamore della vicenda. «Le radici stavano danneggiando le fognature e i cavi dell'energia elettrica. Noi abbiamo solo eseguito le disposizioni. Gli oleandri sono poi finiti in discarica».
Il presidente dell'Ordine degli agronomi, Ettore Crobu, invita alla prudenza. «Le piante vanno rispettate. Gli interventi stradali devono essere pianificati». (a. a.)