Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, per la stagione è un’altra fumata nera di Walter Porcedda

Fonte: La Nuova Sardegna
21 aprile 2015

Il Comitato di indirizzo boccia l’ultima proposta della Sovrintendente. Rinvio ancora di una settimana
 

CAGLIARI Stagione lirica, altra fumata nera. E sono tre. Il comitato di indirizzo del Lirico, iniziato in tarda mattinata di ieri, – con i lavoratori che all’ingresso del teatro inscenavano un sit in di protesta – ha bocciato ancora una volta la programmazione della Soprintendente Angela Spocci. Bocciata per insufficienza degli elementi indispensabili per conoscere costi e problematiche legate agli allestimenti delle opere. Insomma neanche il rinforzo del docente di solfeggio è servito a mettere in piedi un cartellone compiutamente degno di questo nome. E per questo viene rimandata (non a settembre, si spera) l’approvazione quando il quadro sarà più chiaro. Cioè ancora un’altra settimana di passione e lunedì prossimo si potrà dare l’eventuale ok al progetto della Soprintendente. Spocci quindi ancora sulla graticola e futuro avvolto nelle nebbie, inghiottito in quella che sembra essere una nuova, ennesima, telenovela di questo tormentato teatro attraversato da una delle crisi più lunghe e dolorose della sua storia recente. Motivi per stare preoccupati d’altra parte sono tanti. A cominciare dal calo degli abbonamenti e da una stagione sinfonica di basso profilo. A questi si aggiunga il clima non proprio idilliaco creatosi in teatro con l’addio servito a un tecnico degli allestimenti scenici di riconosciuta bravura e, qualche settimana dopo, l’assunzione di un altro al suo posto. Assunzione voluta dalla Spocci ma che ha incontrato una netta opposizione all’interno del Cdi da parte persino di chi l’aveva scelta qualche mese fa alla guida del Lirico. Intanto da altre due sigle sindacali, quella di Cisl e l’Usb è partita una lettera all’indirizzo del ministro per la cultura Enrico Franceschini dove, dopo aver usato termini molto duri all’indirizzo della Sovrintendente, chiedendo in pratica il suo allontanamento, afferma che «solo un’azione pronta e veloce può aiutare il Teatro Lirico a riprendere la propria normalità abbandonando l’idea che il Sovrintendente sia un organizzatore di spettacoli. Per le stagioni liriche – dicono Cisl e Usb – basta un bravo direttore artistico e si lasci al Sovrintendente, come vuole la legge, la gestione delle strategie aziendali e del rispetto del principio della veridicità di bilancio. Esisterà in Europa una figura di questo tipo? Noi pensiamo di si» concludono i due sindacati.