Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Piazza d'Armi, dopo la messa in sicurezza arriva la rotatoria

Fonte: web Castedduonline.it
13 aprile 2015

 


Ieri un incontro dei residenti con sindaco e assessori prima del via ai lavori: “Vogliamo che il quartiere torni alla normalità, senza la paura di camminare per strada”


Autore: Federica Lai il 11/04/2015 12:53

 

 


Dopo quasi sette anni di attesa partiranno i lavori di messa in sicurezza nella zona di via Peschiera e piazza d’Armi, dopo i crolli del 2008 che ha trasformato la vita dei residenti in un incubo. Il via ai lavori è previsto fra qualche settimana, ma ieri gli abitanti hanno voluto incontrare il sindaco Massimo Zedda, gli assessori Coni, Frau e Marras, e i presidenti delle commissioni competenti, per visionare le carte progettuali e parlare delle modalità di intervento. Tra le simulazioni illustrate anche quella della rotatoria che verrà realizzata in piazza d’Armi dopo i lavori di risanamento dell’area.

L’intervento si divide in tre cantieri. Il primo stralcio riguarda via Peschiera e via Marengo, a disposizione 1,5 milioni di euro, di cui un terzo sono fondi comunali. Poi sarà il turno di via Castelfidardo e via Montenotte, 1,2 milioni, e l’ultimo riguarda vico Pastrengo e via Goito, altri 1,2 milioni di euro. Per piazza d’Armi, invece, ci sono 800 mila euro di fondi regionali, che verranno utilizzati per il riempimento della cavità vuota. Poi, dopo conclusi i lavori contro il rischio voragini, sarà realizzata una rotatoria che “porterà ulteriori benefici alla zona in termini di accessibilità e fluidità del traffico”. “Presto gli operai saranno in strada – annuncia il sindaco Zedda – verranno realizzati nuovi sottoservizi, strade sicure e percorribili, nuovi marciapiedi e l’illuminazione pubblica. Restituiamo agli abitanti, e alle migliaia di studenti che ogni giorno frequentano la zona, un’area importante della città che per troppo tempo è rimasta chiusa”.

Soddisfatti, dopo anni di attesa, i residenti. “Finalmente c’è un impegno serio dell’amministrazione con atti concreti – sottolinea Patrizia Tramaloni, portavoce degli abitanti – Il quartiere deve diventare parte integrante della città, e non un rione di serie B. Vogliamo più servizi e la possibilità di vivere tranquillamente senza avere la paura di camminare per strada”. Tra le richieste quella di realizzare dei parcheggi per i residenti, degli spazi di verde pubblico e essere serviti dai bus Ctm, magari con il prolungamento delle linee 8 e 5/11. Ma soprattutto la possibilità di ristrutturare e ricostruire gli edifici danneggiati dai crolli, magari sfruttando il Piano casa.