Due anni in mezzo a transenne, pavimentazione divelta, recinzione abbattuta e tombini sfondati. È la trincea del portico di via Zagabria, di fronte alle Poste, a Genneruxi. Zona residenziale, abitata per la maggior parte da anziani alle prese con degrado e vecchi interventi tampone. «È il simbolo di un quartiere dimenticato», hanno denunciato i consiglieri comunali Maurizio Porcelli, Paolo Casu e Aurelio Lai, ieri durante un'occupazione simbolica.
«Vogliamo ricordare al sindaco Zedda e all'assessore ai lavori pubblici Marras che non esiste solo Sant'Elia, che tutti i cittadini pagano le tasse e anche salate, per questo hanno diritto di vivere in sicurezza e nel decoro». A dar loro manforte, gli appelli su lenzuola bianche che coprono parte delle transenne. Sistemate due anni fa, hanno solo circoscritto il pericolo. Ma nessun operaio è mai intervenuto sui muretti sventrati, sulle ringhiere arrugginite e rovesciate nelle aiuole, sulle griglie malferme che celano pozzetti profondi cinque metri, sulle piastrelle del portico che saltano a ogni intervento di pulizia. Qua e là, strati di cemento livellano le lacune. «È intervenuto il nostro condominio», spiega il titolare della cartolibreria, «troppe persone rischiavano di farsi male». La competenza del portico infatti è comunale. «A questo punto», azzardano i consiglieri, «lo cedano al condominio». (cl. m.)