Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un'app per cittadini o turisti, gara-maratona tra gli hacker

Fonte: L'Unione Sarda
9 aprile 2015


COMUNE. Il 23 aprile competizione di 32 ore alla Mem. C'è anche l'Università

 


Li vedremo pestare su tastiere e mouse per 32 ore senza sosta, alla Mem di via Mameli. Li vedremo spremersi le meningi per creare il prototipo (da perfezionare) di un'applicazione per Internet o per gli smartphone, che possa essere utile ai cittadini o ai turisti. E pazienza se la maratona informatica, a livello internazionale, si chiama Hackaton, che per assonanza con l'italiano evoca scenari di miseria. L'hacker-marathon è invece un sinonimo di alta tecnologia affidata agli hacker nel senso vero del termine, che non significa sabotatore o ladro d'informazioni dai computer altrui, bensì esperti della tecnologia.
LA GARA È un concorso a premi, Hack_Cagliari, promosso dal Comune attraverso l'assessorato al Turismo e Attività produttive assieme alla facoltà di Matematica e Informatica dell'Università e all'Ibm. «Il montepremi è di ventimila euro», spiega l'assessore Barbara Argiolas, «da suddividere tra i team vincitori delle due categorie: app per cittadini e app per turisti». In particolare: cinquemila euro per i primi classificati, tremila per i secondi e duemila per i terzi. I team saranno formati al massimo da cinque persone. Realizzare l'app non sarà come parlare di un argomento a piacere nell'interrogazione a scuola: dovrà basarsi sugli open data (cioè i dati a disposizione di tutti) del Comune contenuti in una sezione apposita del suo sito, oppure di quelli in open service (le interfaccia dalla quale si possono ottenere quei dati non organizzati) dello stesso sito.
I DATI Gli open data comunali sono bilanci, rendiconti, stradario, patrimonio immobiliare, dipendenti a tempo indeterminato, dati provvisori del censimento 2011, annuari statistici e atlanti demografici. In open service si trovano atti dell'Albo pretorio, eventi e news, gare, concorsi, incidenti stradali, traffico veicolare (da spire di rilevazione), inquinamento atmosferico rilevato dalle centraline di monitoraggio ambientale e risultati degli scrutini elettorali.
LE SQUADRE L'Università sta addestrando alcuni laureati e laureandi a lavorare sulla piattaforma scelta: Ibm Bluemix. È open source , cioè aperta, in modo che il prototipo delle applicazioni potrà essere perfezionato e adattato alle esigenze dei diversi settori della pubblica amministrazione italiana modificandola senza pagare alcun diritto di proprietà. «Dei cinque componenti di ogni team», spiega Gianni Fenu, del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Ateno, «uno dovrà aver frequentato il corso per la piattaforma Ibm Bluemix». I posti sono 110, le iscrizioni sono raccolte dall'Università entro il 20 aprile. «Hacker, informatici, creativi, grafici, designer, semplici cittadini: tutti possono chiedere di far parte della competizione attraverso il sito www.eventibrite.com», commenta Emilio Montaldo, presidente della commissione Turismo del Consiglio comunale. Il tutto, con la benedizione del nuovo rettore Maria del Zompo, felice di aprire l'Università al territorio.
LA GARA Trentadue ore di lavoro continuativo in ciò che di più internazionale esista in città: la Mediateca del Mediterraneo (la Mem) in via Mameli. Il Comune sfamerà e disseterà gli hacker dal “sedere di pietra”: soste solo in toilette. Tutto questo, dalle 9 del 23 aprile alle 17 del 24. Poi, ciascun team avrà cinque minuti per presentare la propria app e una giuria sceglierà i primi tre classificati di ciascuna categoria. E ora, cervelli al lavoro.
Luigi Almiento