Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Municipio senza regole, troppi affidamenti diretti

Fonte: La Nuova Sardegna
23 febbraio 2009

SABATO, 21 FEBBRAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Il Pd: in questo modo si crea troppa discrezionalità






CAGLIARI. «Occorre ripristinare le regole», sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale. «Si parla tanto di razionalizzare le spese, ma bisogna anche vedere come viene gestito il patrimonio comunale. Troppi beni sono assegnati senza bando o altre forme di concorso, altri sono continuamente prorogati». Secondo il Pd che annuncia una iniziativa su questo argomento, «vi sono poi troppe concessioni temporanee, ma questo significa discrezionalità».
Grossa polemica aveva suscitato l’assegnazione diretta della piscina olimpionica di Terramaini col pagamento di un canone annuale, ma da parte dell’amministrazione e non della Federazione italiana nuoto, a cui è stata concessa. Recentemente c’è stata l’inaugurazione del teatro Massimo e l’affidamento della gestione al Teatro di Sardegna. «Un gruppo importante- sottolinea Depau - ma il problema non è il gruppo a cui viene concesso il bene, ma che questo avvenga senza che, a monte, vi siano regole idividuabili». E così si è proceduto per lo spazio di ristoro della Passeggiata coperta e di quello del vecchio Municipio di Castello, dopo il recupero.
Ma non basta: la cooperativa Arixnova gestisce l’ex Vetreria con un affidamento (con gara) che risale al 2003 e che doveva essere biennale, ma che è continamente prorogato. L’ExMa ha avuto un primo affidamento triennale nel 2002, ora lo getisce il consorzio Camù, «ma non si capisce attraverso quale passaggio». Ed ancora: il centro speleologico Specus gestisce (con visite guidate) l’anfiteatro Romano, l’orto dei Capuccini, le Gallerie-rifugio don Bosco e le capità di via Veneto, ma da un po’ di tempo si va avanti con rinnovi. La società Anamnesis gestisce la Grotta della Vipera e la casa romana di Tigellio (apertura al pubblico e visite) con un appannaggio di 164mila euro l’anno, forniti dal Comune. Inoltre la torre dell’Elefante, quella di San Pancrazio, e il museo civico Stefano Cardu sono stati assegnati (con gara) alla Società itinerante e servizi per la cultura, ma con rinnovi continui.
Poi c’è il capitolo delle scuole dismesse, come quella di via Monsignor Piovella, data a tre associazioni non a scopo di lucro. «Il problema, ripeto - precisa Depau - non riguarda le persone o le società a cui viene affidato il bene, ma il fatto che non si capisce quali siano le regole. Inoltre gli affidamenti temporanei permettono troppa discrezionalità». (r.p.)