Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Carnevale cagliaritano al confino in una piazza

Fonte: La Nuova Sardegna
23 febbraio 2009

SABATO, 21 FEBBRAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Il sindaco Floris conferma il divieto, la ratantira non potrà sfilare nè oggi nè martedì



La decisione per non disturbare la manifestazione ufficiale, lo sconforto delle associazioni



Respinte tutte le proposte dei gruppi storici Cancellata la tradizione La città esclusa dai festeggiamenti

SABRINA ZEDDA

CAGLIARI. Alla fine dal Comune arriva solo un contentino, che per qualcuno ha tutto il sapore della beffa: le associazioni storiche del Carnevale cittadino domani e martedì grasso non porteranno in giro per la città la loro ratantira accompagnata dalle maschere di sa gattu, sa panettera, su diaulu e tutte le altre della tradizione popolare, ma potranno festeggiare in piazza Del Carmine. Confinate, come neanche ai detenuti più pericolosi.
E’ l’incredibile epilogo di una vicenda a questo punto dai risvolti grotteschi: quella di un Carnevale che l’amministrazione comunale ha voluto affidare a un privato.
Una decisione che ha spogliato così del loro ruolo le associazioni impegnate da trent’anni nella conservazione di una tradizione cittadina. La notizia che sì il Coordinamento del Carnevale cagliaritano poteva festeggiare, ma solo dentro ai confini di piazza del Carmine, è arrivata ieri all’ora di pranzo, quando finalmente s’è riuscito a dissipare il grande punto interrogativo che ha tenuto le associazioni del Carnevale popolare (Villaggio pescatori, Dopolavoro ferroviario, Senza confini) col fiato sospeso per settimane, dopo che, escluse dai peraparativi del Carnevale ufficiale, avevano chiesto che nei due giorni clou delle manifestazioni, potessero perlomeno portare in giro un po’ della loro allegria. E soprattutto dopo che, davanti alla richiesta delle autorizzazioni per due sfilate che mai e poi mai avrebbero potuto disturbare quelle ufficiali, il Comune ha risposto picche. ‹‹Ci hanno detto che nei due giorni in cui avremmo voluto sfilare erano in programma anche le altre sfilate e che, quindi, la polizia municipale avrebbe avuto difficoltà a garantire l’ordine pubblico››, racconta, mostrando tutta la corrispondenza con il Comune, il presidente del Coordinamento del Carnevale cittadino, Ugo Maddaloni. Un inghippo da cui il Comune ha suggerito alle associazioni di levarsi scegliendo per le loro manifestazioni una data diversa da quelle delle sfilate ufficiali. ‹‹Se avessimo accolto quel suggerimento - fa due conti Maddaloni- avremmo dovuto sfilare il mercoledì delle ceneri, o al limite in una data assolutamente lontanta da quelle tradizionali del Carnevale››. Da qui la nuova proposta del Coordinamento, deciso comunque ad accontentare i tanti cittadini che gli hanno chiesto di non rinunciare alla tradizione: accorciare il percorso delle due sfilate in programma, proponendone uno più che dimezzato rispetto all’inizio, in modo da creare ancor minor disturbo. La risposta? Anche questa volta è stata “no”, e sempre, prosegue Maddaloni, con la giustificazione che i vigili non sarebbero bastati a garantire l’ordine pubblico.
Ieri mattina, di fronte alla totale chiusura dell’amministrazione, l’idea era quasi quella di festeggiare nel campo sportivo del Dopolavoro ferroviario, poi però arrivato l’ok per piazza Del Carmine. E nonostante le zeppole, questo è certo, resterà l’amaro in bocca.