Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Time in Jazz: in volo sulle “Ali” della libertà

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2015


Festival Il cartellone presentato da Fresu a Buoncammino 

 


I l titolo di un celebre film di vent'anni fa, “Le ali della libertà”, fotografa bene tema e luogo scelti dal musicista Paolo Fresu, per presentare la ventottesima edizione di Time in Jazz, in programma dal 9 al 16 agosto a Berchidda e dintorni, e Time in Sassari, dal 17 al 18. “Ali” è il titolo voluto dall'instancabile aviatore del jazz internazionale, per scandire le giornate di un festival che da sempre ha per palco la natura. L'ex carcere cagliaritano di Buoncammino, invece, è il luogo dove ieri mattina è stato illustrato il cartellone.
Un luogo non più prigione di destini e sentimenti, ma posto in cui ora si respira aria di libertà, umana e artistica. E quale arte, quale musica, se non il jazz, è in grado di esprimere e rappresentare al meglio, la voglia di libertà? «Il tema delle ali è un tema importante e poetico», commenta Fresu durante un incontro al quale sono intervenuti il consigliere regionale Anna Maria Busia, Bastianino Sannitu, sindaco uscente del paese dove il festival è nato e cresciuto, il regista Gianfranco Cabiddu, Giannella Demuro, curatrice della sezione di arti visive, la pianista Silvia Corda e la danzatrice Elena Annovi, protagoniste di una performance. «Un tema che trent'anni fa mi ha fatto scegliere il jazz come musica di libertà estrema», prosegue il solista sardo: «Scoprii che il jazz era stata la musica della rivincita, dei perdenti che poi diventavano vincitori, dei neri americani che non avevano neppure la libertà di poter andare su un autobus coi bianchi. Una musica che poteva offrire l'opportunità di una libertà negata, quella degli spazi, che in questo momento stiamo scoprendo da un altro angolo».
E poi: «Tratteremo il tema delle ali, invitando artisti che saranno sollecitati a portare progetti in sintonia con quello che abbiamo pensato». Artisti che, per dieci giorni, sorvoleranno con le loro idee un pezzetto di Sardegna, alla ricerca di un posto dove atterrare e farle conoscere. Oltre a quella di Berchidda, le “piste” non mancheranno: Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri, Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio, Tula, Chremule, Osilo, Ossi, Sorso, Monte d'Accoddi. Così come piloti ed equipaggi: Kenny Barron, Dave Holland, Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Stefano Bollani con il Danish Trio, Oren Marshall, Nguyen Le con un progetto dedicato ai Pink Floyd Lars Danielsson, Dan Kinzelman, Natalio Mangalavite, Piccola Orchestra Gagarin, Vincent Peirani, tra i fisarmonicisti francesi al momento più importanti, i newyorchesi Rad Trads. Continuando l'elenco degli ospiti, con Monica Demuru, Silvia Corda, Salvatore Maltana Michele Rabbia, Dino Rubino, Luca Aquino, Giovanni Guidi, Paolino dalla Porta, Gaetano Partipilo, Raffaele Casarano, il chitarrista Enrico Merlin. E un altro specialista della sei corde come Paolo Angeli: non solo perché è sardo, è bravo, e si è inventato uno strumento unico al mondo con cui fa cose originali, «ma perché gli angeli non potevano mancare in un contesto come questo», dice scherzando il direttore artistico del festival, che l'8 suonerà su un aereo Meridiana che dalla penisola porta a Olbia. Inoltre, rassegne di film, presentazioni di libri, laboratori, conferenze, iniziative a favore dell'amniente.
Carlo Argiolas