Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

America's Cup, Luna Rossa addio

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2015


L'equipaggio italiano non accetta il diktat di Oracle. Saltano anche le World Series nell'Isola

 

Bertelli a Cagliari annuncia il ritiro: «Hanno stravolto le regole»



Non era d'oro, tantomeno metafora di assenso. Il silenzio lungo ventiquattro ore, con cui Luna Rossa Challenge ha incassato la variazione del protocollo della 35a America's Cup, finalizzata al cambio dell'imbarcazione prevista inizialmente, si è rivelato -col senno di poi- una lunga riflessione prima della decisione più sofferta e temuta dagli appassionati: il ritiro dalla competizione, che trascina con sé anche l'annullamento della tappa cagliaritana delle World Series, prevista dal 4 al 7 giugno e -è lecito pensarlo- la chiusura della base sarda.
L'annuncio è piombato come una mazzata ieri pomeriggio, al termine di un blitz del patron Patrizio Bertelli nella base del Molo Sabaudo. Atterrato a Elmas intorno alle 9 con il suo jet privato, ha trascorso l'intera mattina con il team in quella fucina di allenamenti, di sogni, di progetti che Cagliari, e la Sardegna intera, ormai sentivano un po' anche propria. Attorno all'ora di pranzo è ripartito, lasciando dietro di sé parole pesanti, che danno seguito alla minaccia di ritiro, scatenata appena una settimana fa dalla proposta del defender Oracle di modificare il regolamento, per ridurre le dimensioni del catamarano AC62. Una barca troppo costosa, per alcuni dei sei sodalizi iscritti, tanto da motivare il defender a suggerire il cambio di rotta, verso un multiscafo più piccolo ed economico.
La scelta era stata subito sconfessata da Luna Rossa e Team New Zealand, accompagnata dall'ipotesi di ritiro da parte degli italiani in caso di approvazione, senza voto unanime. Promessa mantenuta. Due giorni fa, l'emendamento è stato convalidato per maggioranza, senza il consenso dell'intero comitato dei challenger, come richiesto da italiani e kiwi.
Ieri, la dichiarazione shock. «Il risultato della votazione proposta dall'Organizzatore con l'accordo del Defender della 35^ Coppa America di fatto stravolge, a maggioranza, le Regole di Classe delle imbarcazioni con cui verrà disputata questa edizione», riporta il comunicato ufficiale, «(…) dopo aver attentamente valutato le gravi implicazioni di questa iniziativa senza precedenti, Team Luna Rossa conferma che si ritirerà dalla 35^ Coppa America».
Alla base della decisione sta proprio la procedura di voto, considerata illegittima, unita all'importante «spreco di importanti risorse già investite». Il tono è netto, senza aperture. L'unico spiraglio, il ricorso, è impossibile da presentare, perché la Corte Arbitrale (organo di giustizia interno all'organizzazione e previsto dal protocollo ufficiale ndr), di fatto non è stata mai costituita. Resta, al momento, solo il rammarico per le ripercussioni sui membri del team. Le ombre della sera cagliaritana si stendono, quasi un doloroso sipario, anche sulla competizione di giugno, che non potrà essere confermata perché strettamente legata alla partecipazione alla fase finale: ogni concorrente aveva diritto a ospitare una tappa nel proprio paese d'appartenenza. Venuta meno la partecipazione, la prova italiana di World Series decade pressoché in automatico.
Ma ieri, in pochi minuti, si sono infranti, anche l'orgoglio di ospitare il team italiano e i vantaggi, in termini economici e di visibilità, maturati grazie a quel grande tricolore sventolante sul Sabaudo, ai capannoni bianchi in perenne fermento, alle scorrazzate degli AC45 di fronte al Poetto. Dopo Pasqua, si smantella. Il sogno velico, di Cagliari e della Sardegna, svanisce qui.
Clara Mulas