Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel Cagliaritano i sacrifici più duri

Fonte: L'Unione Sarda
31 marzo 2015

 

La mannaia della spending review colpisce in modo proporzionale tutte le amministrazioni, e a quindi farne le spese sono soprattutto le più grandi.
Secondo i dati dell'Anci regionale, solo Cagliari nelle tre annualità 2013-14-15 ha rinunciato a circa 34 milioni di trasferimenti statali, cui si devono aggiungere i tagli della Regione nel Fondo unico e nel fondo Povertà per effetto della manovrina dell'Irap (266mila euro). In totale tutti i Comuni della provincia hanno perso più di 33 milioni e seicentomila euro di risorse statali, pari a circa il 15 per cento del totale dei tagli alla Sardegna per effetto della spending review.
Nella classifica dei più penalizzati dopo il capoluogo c'è Quartu Sant'Elena, la terza città della Sardegna per popolazione che dal 2013 ha perso 6,784 milioni di euro e contribuisce con 563mila euro alla copertura degli 80 euro del governo Renzi, e subito dopo Assemini che in tre anni ha rinunciato a 3,164 milioni di trasferimenti statali, cui si aggiungono 235mila euro del decreto Irpef.
È di due milioni e 850mila euro il taglio subito da Capoterra, cui si aggiungono mancate risorse per il contributo 2015 alla finanza nazionale di 216mila euro. In evidenza poi Monserrato, con 2,349 milioni di tagli, e Selargius, che ha perso un milione e 900mila euro più altri 150mila di copertura del bonus degli 80 euro. Superano il milione di tagli anche Pula (1,716 milioni in meno), Sinnai (1,683 milioni) ed Elmas, che perde 1,857 milioni di euro.
Marzia Piga