Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Piano casa alla moviola aula arenata sulle sanzioni

Fonte: La Nuova Sardegna
25 marzo 2015

La legge va avanti a piccoli passi, con le dure critiche dell’opposizione
«Il costo delle demolizioni non può essere scaricato solo sui Comuni»
 

di Alfredo Franchin

CAGLIARI Piano casa avanti a piccoli passi ma con una certezza: la battaglia degli emendamenti sta toccando molti punti essenziali della legge urbanistica. Anche ieri l’opposizione è andata all’attacco chiedendo il ritiro del provvedimento e riproponendo la proroga del piano casa. Stamani sarà votato l’articolo 3 che prevede sanzioni per le costruzioni abusive. Il presidente della Commissione Antonio Solinas ha presentato alcune modifiche al testo originario per chiarire alcuni passaggi, che riguardano competenze e responsabilità attribuite al dirigente o al responsabile dell’ufficio comunale per le demolizione degli abusi edilizi. «Non facciamo ostruzionismo», ha chiarito il capogruppo di Fi Pietro Pittalis, «l’unico ostruzionismo è quello della giunta che prima promette la legge edilizia entro novembre 2014, poi lascia passare 110 giorni senza che nulla accada per portare in aula una legge scriteriata che scontenta tutti, dal fronte ambientalista alle imprese edili, e infine si fa prendere per un orecchio dal segretario del Pd per riscriverne una parte». Le accuse che vengono dal centrodestra sono racchiuse in tre parole: legge incongruente, patchwork, persino legge Frankestein. Ieri mattina si è parlato a lungo delle demolizione delle opere abusive: chi le deve fare? I Comuni o la Regione? L’ex presidente della Regione Mario Floris spiega: «Perché le ruspe della Regione non intervengono e sono nel garage? C’è una ragione specifica, la paura su tutto e il rapporto tra gli amministratori locali e le imprese che si occupano di questi problemi ma c’è soprattutto la mancanza di finanziamenti da parte della Regione». Un emendamento recita che se il Comune non dovesse intervenire entro sei mesi toccherebbe alla Regione che però poi potrebbe rivalersi sui comuni chiedendo la restituzione delle somme anticipate. «La Regione deve escludere il peso economico che incombe in questi casi sui piccoli Comuni e provvedere direttamente», ha detto il Riformatore Luigi Crisponi. Angelo Carta, capogruppo del Psd'Az: «Far demolire una casa frutto di grandi sacrifici è un compito difficile per un sindaco. La Regione deve esercitare un potere sostitutivo lasciando fuori Comune e sindaco». Area popolare, con il suo capogruppo Gianluigi Rubiu, ha suggerito: «Prima di iniziare la demolizione devono essere chiare le risorse per la bonifica». L’assessore Cristiano Erriu ha chiarito sul problema dei costi sollevato da Mario Floris: «La legge sull’esecuzione delle ordinanze di demolizione prevede un intervento sia della Regione che del Comune». Gianluigi Rubiu (Area popolare sarda) mette in guardia sulla facilità delle operazioni: «Le demolizioni mi ricordano quanto è accaduto a Teulada dove un albergo bellissimo è stato buttato giù e le macerie ancora oggi sono ubicate nel sito. L’amministrazione ha il potere di demolire e poi non fa nulla per rimuovere le macerie. Questo è un reato ambientale».