Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I commenti Obbrobrio o buona idea? Opinioni a confronto

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2015

 Se le esigenze della sicurezza pubblica sono l'argomento dei favorevoli, tra le ragioni dei contrari ci sono l'impatto sull'integrità del monumento, quello sulla godibilità del panorama e il rischio che i pannelli trasparenti diventino la lavagna preferita degli scarabocchiatori di strada.
Il plexiglass non piace per niente allo scrittore Giorgio Todde: «Un intervento che si inserisce in una tradizione consolidata, che va dal ripascimento del Poetto al vialone nel canale di Tuvixeddu: non sappiamo rispettare il nostro patrimonio. Se vogliamo vedere un monumento conservato nella sua integrità ci tocca andare a Siena, in Toscana. Qui ci è inibito. Del resto al Bastione le mostruosità non mancano: penso ai pannelli installati nella terrazza sul Bastione Santa Croce; ma la stessa passeggiata coperta è una mostruosità, visto che in origine non prevedeva infissi e perciò non aveva problemi di umidità. Sono curioso di sapere cosa pensa del plexiglass la Soprintendenza, che pure negli anni ha acconsentito a veri e propri orrori».
Favorevole, invece, lo psichiatra Leonardo Tondo: «Avrà un impatto sul monumento? Non c'è dubbio. Servirà a ridurre i suicidi? Non c'è dubbio. Non è vero, come si dice, che “tanto se uno vuole uccidersi il modo lo trova”. C'è un'ampia letteratura che lo dimostra: le reti, per esempio, hanno funzionato in tutto il mondo, dal Muro Torto di Roma al Golden Gate di San Francisco. Il suicidio è un comportamento idiosincratico: chi vuole togliersi la vita ha in testa un modo per farlo; se è ostacolato, in genere, l'aspirante suicida rinuncia». (m. n.)