Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scuola, i Comuni lottano per guadagnare un anno

Fonte: L'Unione Sarda
17 marzo 2015

LA RIFORMA. Stamattina a Cagliari la protesta dei docenti

 

La scuola sarda ha fame di diritti. E l'Anci, insieme ai sindaci dei Comuni dove è prevista la chiusura degli Istituti, si è fatta portavoce in una riunione ieri a Siamaggiore. Dice il presidente Pier Sandro Scano: «La giunta regionale lo sappia: l'Anci non lascerà solo nessun sindaco e nessuna comunità locale nella lotta per la difesa dei propri diritti e per il proprio futuro». Diversi i punti di condivisione emersi durante il vertice sulla scuola contro il dimensionamento scolastico. «La Regione non è stata all'altezza della sfida, limitando la propria politica al recepimento delle scelte ministeriali. Sarebbe stato necessario approvare la legge regionale sulla Pubblica istruzione.» spiegano all'Anci. I Comuni e l'Anci hanno rilanciato anche la proposta della moratoria di un anno per realizzare un piano di riorganizzazione che veda andare di pari passo l'assetto delle scuole per costruire un futuro per le svantaggiate. Hanno parlato inoltre dell'errata lettura dei bisogni del territorio.
Intanto per oggi sono previsti due appuntamenti importanti per il mondo della scuola sarda. Il primo in consiglio regionale dove il gruppo dei Riformatori Sardi lancia un appello alla commissione per il parere contrario sul piano di dimensionamento scolastico. «La Seconda Commissione consiliare ha in mano l'ultima occasione per scongiurare l'entrata in vigore della delibera della Giunta ed evitare così il disastro che minaccia di abbattersi sui territori più svantaggiati dell'Isola», spiega il capogruppo dei Riformatori Sardi - Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. «Rinnovo l'appello affinché sia scongiurato l'accorpamento degli Istituti superiori di Ales e Ghilarza con due scuole di Oristano e perché l'obiettivo, di superare le vituperate pluriclassi venga ricercato senza ridurre l'offerta formativa sul territorio, come invece vorrebbe l'esecutivo».
Anche i docenti manifestano oggi contro la riforma della Buona scuola, in via Roma, davanti al palazzo del Consiglio regionale dalle 10 alle 14. «Il famigerato piano di assunzioni comporterà che i pecari di seconda e terza fascia, con anni di servizio alle spalle, si vedano tagliati fuori dal piano delle assunzioni» denunciano i docenti in una nota. La giornata di sciopero indetta da Anief e il presidio di Mida presso il Miur, è organizzato da Mida Sardegna e da alcuni precari autorganizzati.
Maura Pibiri