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Università, lascia anche Raffo: sarà sfida a tre. Aperta la caccia ai voti

Fonte: web SardegnaOggi.it
13 marzo 2015

 

Università, lascia anche Raffo: sarà sfida a tre. Aperta la caccia ai voti
Si assottiglia la lista di ‘papabili’ alla carica di rettore. Dopo Giorgio Massacci abbandona la ‘competizione’ anche Luigi Raffo. Tutti i possibili scenari a otto giorni dal secondo turno di votazioni.



CAGLIARI – Da cinque a tre in cinque giorni tondi: diminuiscono i contendenti alla poltrona più pesante di palazzo Belgrano. Dopo il primo turno – avanti nettamente la farmacologa Maria Del Zompo, ma non quanto basta per superare il quorum – il primo addio è stato quello del 60enne Giorgio Massacci, docente ordinario di Sicurezza del lavoro e Difesa Ambientale. Centonove voti e quarta posizione, “un risultato negativo, inutile proseguire”. Depone le armi anche un altro ingegnere: il 50enne Luigi Raffo, al primo turno ha conquistato 108 preferenze ‘ponderate’. “Il nostro futuro passa attraverso una battaglia di cambiamento e rinnovamento” che Raffo promette di svolgere “nel mio ruolo di professore, la mia attività di candidato si interrompe qui”. Venerdì 20 marzo si preannuncia un secondo turno di fuoco: due donne (la Del Zompo e Paola Piras – 58 primavere, professore ordinario di Diritto amministrativo e seconda posizione con 186 voti – e l’unico superstite della componente maschile: Giacomo Cao, 54enne ordinario di Princìpi di ingegneria chimica e ricercatore del Crs4, attualmente al terzo posto con 140 preferenze.

L’uscita dalla competizione di Massacci e Raffo apre, scontato dirlo, nuovi scenari: entrambi ‘pesano’ per 217 voti. La maggior parte dei quali raggranellati nel dipartimento di piazza d’Armi: se non tutti, almeno una buona parte potrebbero finire in dote a Giacomo Cao. Che riuscirebbe quindi, clamorosamente, a balzare in seconda posizione e – in caso di un nuovo non raggiungimento del quorum – andare alla sfida finale con Maria Del Zompo il prossimo venticinque marzo. Un’ipotesi e nulla di più, beninteso: tutti e cinque i docenti hanno sempre detto che “i voti non si possono controllare” ed è inoltre “una pratica che non si addice a una realtà come quella dell’università”. Non bisogna poi dimenticare che la seconda posizione è saldamente occupata da Paola Piras: tra i cinque candidati è quella che, almeno finora, non ha rilasciato dichiarazioni. Ma per lei parlano i numeri: lasciando da parte calcoli e chissà quanto plausibili ‘spostamenti’ di preferenze, è lei la più indicata a insidiare la prima posizione. E c’è un’unica certezza: in due casi su tre il prossimo rettore dell’Ateneo potrebbe essere – prima volta da sempre – una donna.