Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Una regia per spendere le risorse

Fonte: La Nuova Sardegna
11 marzo 2015

L’esecutivo guidato da Pigliaru individua le aree strategiche su cui investire
 


CAGLIARI È il verbo in cui la giunta Pigliaru s’identifica da sempre: programmare. Si sa, vuole sfruttare tutti i finanziamenti europei, vuole spenderli in fretta, perché «producano (finalmente) ricchezza reale e duratura». Detto da mesi, ora l’ha fatto. In due mosse: ha dato il via libera alla cabina di regia che governerà la «programmazione integrata» dei fondi europei, nazionali e regionali. La seconda mossa è stata l’aver approvato le linee guida della «programmazione territoriale» che dovrà coinvolgere i Comuni nella scelta più difficile: dove e come investire il monte dei finanziamenti. Cabina di regia. Il nuovo modello di gestione integra fra loro le diverse risorse e a indirizzarlo sarà la cabina di regia, con a capo il presidente della Regione e nel team i tre assessori alla Programmazione, al Lavoro e all’Agricoltura. Ad affiancare la regia sarà l’Unità tecnica che dovrà rendere più snelle le procedure e i bandi. «La nuova organizzazione – ha detto il governatore Pigliaru – permetterà alla Regione di individuare da subito le aree strategiche su cui investire (non ci saranno più interventi spezzatino), coordinare la spesa, puntare sui territori e ottenere maggiori risultati». È evidente che la cabina di regia dovrà soprattutto evitare che la Sardegna sia costretta a restituire per incapacità nella spesa» o perché li ha spesi male un bel po’ di milioni all’Unione europea. «Non possiamo più permettercelo – è stato il commento dell’assessore al Bilancio, Raffaele Paci – Dobbiamo essere capaci di sfruttarli tutti per centrare le priorità indicate dalla Commissione europea: crescita intelligente, crescita sostenibile e crescita dell’occupazione e della coesione sociale». Cabina territoriale. È la seconda mossa della Giunta, per tenere fede al suo verbo preferito: programmare. Ma non da sola, insieme a i territori. Come sollecitato da mesi dall’Associazione dei Comuni e dal Consiglio delle autonomie locali, i territori saranno coinvolti nelle scelte strategiche. «Vogliamo realizzare un modello di sviluppo condiviso, in cui le varie realtà siano protagoniste del loro futuro», ha detto l’assessore Paci dopo che la Giunta ha approvato le linee guida della programmazione territoriale. In questa strategia – secondo il progetto – «ogni territorio avrà riconosciuta la sua specificità che sarà valorizzata». Però all’interno di «una strategia non più confinata su questo o quel Comune, bensì allargata alle aggregazioni fra i municipi: È quella nuova dimensione territoriale su cui, ad esempio, è stato disegnato il piano scuole e su cui adesso saranno programmati anche gli investimenti integrati e in particolare quelli destinati a contrastare lo spopolamento, il vero problema della Sardegna. Il tutto – ha giurato la Giunta – «avverrà grazie al tavolo permanente Regione-Enti locali, altrimenti non sarebbe l’auspicata programmazione condivisa e integrata». (ua)