Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Burgay, la vita tra le stelle

Fonte: L'Unione Sarda
10 marzo 2015


L'astrofisica di origini valdostane premiata donna sarda dell'anno

 


Da undici anni usa il suo sapere per il progresso scientifico dell'Isola. Basta questo, e una grande determinazione, per fare di Marta Burgay una sarda doc. Anche per convincere il Lioness Club cittadino a rompere la tradizione del premio Donna Sarda dell'anno, istituito nel 1987 per celebrare le eccellenze femminili isolane in occasione della Festa della donna. Questa volta , l'associazione ha scelto lei, astrofisica valdostana, cuore e mente ormai radicati a San Basilio, sede dell'osservatorio astronomico che l'ha accolta al termine del dottorato di ricerca.
Trentotto anni, nell'affollata cerimonia di ieri al Municipio (tra i banchi del Consiglio anche la cantautrice Elena Ledda, premiata nel 2014), ha conquistato per i modi semplici e con una relazione, alla portata di tutti, sul fenomeno delle pulsar. Alle stelle di neutroni nate in seguito a un collasso, ha dedicato l'ultimo decennio della sua vita, scoprendone il primo esemplare doppio. «Con le sue scoperte e i prestigiosi riconoscimenti in campo internazionale, sta dando lustro alla Sardegna», la motivazione del premio, pronunciata da Maria Bonaria Pau Pedemonte, presidente della Lioness Club. E incisa sulla targa consegnata dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. «L'ambiente scientifico sardo è positivo e stimolante, è cresciuto moltissimo negli ultimi tempi», ha detto la scienziata, «sono grata a questa terra, che mi ha dato una grande opportunità di crescita professionale».
Clara Mulas