Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

No a una clinica nell'ex Marino «Diventi un albergo extra lusso»

Fonte: L'Unione Sarda
9 marzo 2015


IL CASO. I Riformatori chiedono l'annullamento della gara e preparano diecimila volantini

 


La soluzione per l'ex Marino deve essere la più ovvia: «Deve diventare un albergo a sette stelle, non una casa di cura». I Riformatori premono perché Regione, Comune e Soprintendenza si mettano d'accordo al più presto per puntare sulla destinazione turistica dell'ecomostro del Poetto.
«Anche l'ex albergo Esit, che ora ospita impropriamente il nuovo ospedale Marino, deve tornare alla sua vocazione originaria», commenta il deputato Pierpaolo Vargiu, «in questo contesto, l'unico immaginabile per il Poetto, si potrebbe sfruttare l'immensa area dell'ippodromo. Lasciando i cavalli, si potrebbero creare un centro congressi e altre strutture legate agli alberghi».
I Riformatori chiedono alla Regione l'immediato annullamento della gara per evitare che nasca una casa di cura e hanno preparato diecimila cartoline da distribuire ai cagliaritani perché le spediscano a Pigliaru. «Si parlava di riabilitazione ortopedica per pazienti in arrivo dal nord Europa - aggiunge Vargiu - ma se hanno chiesto l'accreditamento alla Regione è solo perché lì si vuole fare una clinica privata con pazienti sardi, una soluzione impraticabile».
Ben diversa la strada da intraprendere secondo i Riformatori, come sottolinea il consigliere comunale Giorgio Angius. «Entrambe le strutture dovrebbero essere date in concessione per lungo tempo, in modo che si possano affidare a privati che non devono pretendere qualcosa dalla Regione - commenta l'ex assessore della prima Giunta Floris - per quanto riguarda il nuovo Marino, che non ha alcun vincolo storico, si potrebbero riconvertire le cubature demolendolo e ricostruendolo in modo adeguato».
Marcello Zasso