Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lo sportello unico per semplificare ma si rischia il caos

Fonte: La Nuova Sardegna
9 marzo 2015

Il nuovo Sue si aggiungerà alle strutture esistenti
Il dubbio: i Comuni avranno il personale necessario?

CAGLIARI La giunta vuole mettere ordine alle miriade di leggi che si sovrappongono in materia edilizia. Il primo tassello per raggiungere lo scopo è la creazione dello Sportello unico per l’edilizia. Nel disegno di legge si prevede che siano le amministrazioni comunali «nell’ambito della propria autonomia organizzativa, anche in forma associata» a costituire lo Sportello unico con il compito di curare «tutti i rapporti fra il privato, l’amministrazione e le altre amministrazioni». In commissione, però, sono emerse alcune perplessità perché lo Sportello non va a sostituire le strutture burocratiche esistenti ma si pone al di sopra di esse. In pratica il nuovo Sportello si aggiunge al Suap, all’Ufficio di tutela del paesaggio. Un mostro burocratico ma anche un «commissariamento» degli uffici tecnici comunali. L’altra perplessità riguarda la capacità dei Comuni di disporre del personale per questa sovrastruttura burocratica. Lo Sportello unico per l’edilizia è previsto all’articolo 10 del disegno di legge. E’ previsto che lo Sportello provveda alla ricezione delle domande per il rilascio dei permessi di costruire, della Scia, e di ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia, compreso il certificato di agibilità. Antonio Solinas, relatore di maggioranza, spiega: «Il testo base ha conservato l’impianto concettuale del disegno di legge 130: è stata confermata l’esigenza di garantire al settore edilizio un quadro normativo, caratterizzato da certezza e dalla semplificazione che, in attesa della nuova legge regionale di governo del territorio, persegua da subito l’obiettivo del contenimento di consumo del suolo, limitando l’espansione dell’abitato verso zone di pregio, attraverso la cosiddetta «densificazione edilizia» e miri alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, garantendo la salvaguardia delle zone agricole e la conservazione delle zone costiere». Diverso il parere del relatore di minoranza, Giuseppe Fasolino (Forza Italia): «La proposta di legge che è stata esaminata dalla Commissione incarna nel suo titolo gli obiettivi ma genera un quadro normativo rispetto al quale non si può che esprimere un giudizio fortemente negativo. Ci saremmo aspettati che la giunta affrontasse l’inadeguatezza della legislazione urbanistica proponendo una nuova legge sostituiva non solo della legge regionale ma di tutto il sistema di norme, decreti, circolari e disposizioni varie che intervengono sulla materia edilizia. Non si tratta di ridurre la cubatura o inibire l’edificazione ma riscrivere una legge urbanistica in grado di disegnare il futuro della Sardegna».