SANT'AVENDRACE. Annunciato il recupero della dimora liberty, attesa la delibera regionale

Cinque milioni per il restauro di Villa Laura. Una valanga di denaro che dovrebbe spazzar via una volta per tutte il degrado in cui è stata costretta, da ormai sei anni, l'antica abitazione affacciata su via Sant'Avendrace. I fondi ci sono tutti. Li ha, in cassa, la Regione. Per la spesa bisognerà però attendere la firma (annunciata per i prossimi giorni) della delibera con cui la Giunta Pigliaru affiderà il progetto di recupero al Comune.
IL FUTURO Attesa finita? Se i propositi saranno rispettati, il lungo cammino per salvare una tra le più belle dimore della città, costruita nel 1907 tra tombe puniche e romane e dal 2007 vincolata come immobile di pregio, sarà definitivamente completato. Un iter cominciato nel marzo 2008, quando l'esecutivo guidato da Renato Soru prima approvò la delibera per acquisire villa laura al patrimonio pubblico regionale e poi, sette mesi dopo, ne definì l'acquisto vero e proprio.
SECONDO PROGETTO Con un secondo finanziamento di 170 mila euro, sarà anche sistemata l'area ex cantiere Cocco in via Sant'Avendrace, già acquistata dalla Regione, dove sarà realizzata una piazza con spazi verdi da cui si potrà vedere parte dell'area archeologica di Tuvixeddu. Sempre in quest'area il ministero dei Beni culturali sta per aprire il cantiere di restauro della Tomba delle Spighe e dei Fregi e delle spirali.
L'ANNUNCIO Ad annunciarlo è stato l'assessore all'Urbanistica, Cristiano Erriu, durante l'incontro promosso da Legambiente al Siotto e coordinato dal dirigente scolastico Peppino Loddo. Il preside ha anche ricordato le esperienze di alternanza scuola-lavoro nei cantieri archeologici fatte dagli studenti del liceo con la Soprintendenza archeologica. È stato il vicesindaco di Cagliari, Luisa Anna Marras, a prospettare la possibilità di un ampliamento dell'area parco archeologico.
IL FUTURO Propositi, intenti. Annunci. Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente, ha puntualizzato la necessità di un'accelerata. «Le istituzioni diano sostanza alla realizzazione del grande parco paesaggistico e archeologico di Tuvixeddu-Tuvumannu con interventi di recupero del costone occidentale sul viale Sant'Avendrace ma anche con iniziative del Consiglio regionale presso il quale è depositato uno specifico progetto di legge».
Sono state le relazioni dell'archeologo Alfonso Stiglitz e del docente di Storia romana Antonio Corda a chiudere l'incontro del Siotto.
Andrea Piras