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Turismo, Cagliari nella top ten dei prezzi più bassi. Federalberghi: "Colpa anche dell'abusivismo"

Fonte: web SardegnaOggi.it
6 marzo 2015

 

Turismo, Cagliari nella top ten dei prezzi più bassi. Federalberghi: "Colpa anche dell'abusivismo"
"L'essere nella top ten dei prezzi meno cari nell'elenco stilato da Hotels.com ha anche i suoi lati negativi". E'l'opinione di Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi, che vede il risultato in un'altra prospettiva: il ribasso dei prezzi potrebbe essere l'effetto della crisi, o peggio, dell'abusivismo da parte dei furbetti nel settore ricettivo.



CAGLIARI - “Non c'è solo un aspetto positivo nella rilevazione che pone Cagliari nella top ten delle città dove i viaggiatori hanno speso di meno nel corso del 2014, ma occorre evidenziare anche un lato oscuro che riguarda gli effetti della crisi nel settore e la concorrenza sleale da parte degli abusivi, che che tende a livellare i prezzi verso il basso”. Così il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, commenta la notizia sul report curato da Hotels.com.

“La città di Cagliari - aggiunge Mauro Murgia, presidente di Federalberghi Sud Sardegna e vice presidente regionale - è molto conveniente per i turisti, sia per i pernottamenti che per la ristorazione. Ha un aeroporto vicinissimo alla città con collegamenti per tutte le tasche e offre tanto anche sotto altri aspetti che completano l' offerta di ospitalità come cultura, mare, svago, sports. Inoltre la città, negli ultimi anni, si è trasformata diventando più fruibile dai turisti e si attendono con grande fiducia i completamenti dei lavori del centro dello shopping, del Lungomare Poetto e delle nuove linee metropolitane”.

C'è anche un rovescio della medaglia: “I prezzi degli alberghi sono fermi da diversi anni nonostante gli aumenti esagerati di alcuni costi fissi, in primis il costo del lavoro che solo nell' ultimo anno è salito di circa il 5%, perchè nel mercato sono presenti parecchie strutture abusive che generano vantaggi solo per i proprietari e conseguentemente evasione e lavoro nero – spiegano Manca e Murgia. La conseguenza indiretta è anche il rischio di far perdere posti di lavoro perchè, in un mercato dove le regole sono diverse fra 'regolari' ed abusivi, i 'regolari' devono agire sulle voci di spesa più alte, cioè quelle del personale dipendente”.