Rassegna Stampa

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Bombe ai sindaci sardi, Alfano: “Osservatorio permanente e fondo assicurativo”

Fonte: web cagliaripad.it
5 marzo 2015

 

 

Ansa News

 

Un osservatorio permanente al Viminale sugli atti intimidatori e l'istituzione di un fondo assicurativo per sindaci e amministratori vittime di attentati.
Lo ha annunciato a Cagliari il ministro dell'Interno Agelino Alfano dopo la firma del protocollo sulla legalità e in vista della riunione di domani con l'Anci nazionale per concordare un testo di legge sulla sicurezza delle città. "Ai sindaci - spiega il responsabile del Viminale - si chiede di prestare un servizio alla comunità non di essere eroi".

"Ogni no coraggioso che i sindaci hanno detto, dicono e diranno rispetto ad una pretesa illegittima, deve essere protetto dallo Stato, perchè proprio da questo no nascono gli attentati - ha sottolineato il ministro dell'Interno - I sindaci che subiscono atti intimidatori sono coraggiosi e li dobbiamo proteggere, ma a loro chiediamo un secondo gesto di coraggio: aiutare le forze dell'ordine e la magistratura a individuare i responsabili".
Richiamando i dati diffusi dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli attentati agli amministratori locali e ricordando che nei primi due mesi del 2015 sono già novi i casi registrati in Sardegna, Alfano ha osservato che "gran parte delle intimidazioni non ha una matrice riferibile alla criminalità organizzata, ma dietro c'è un gesto di un amministratore che dice un no e si assume il rischio di una vendetta".

Pigliaru. "L'intesa oggi può produrre effetti molto positivi, ma chiediamo con forza che il Governo centrale faccia tutta la sua parte, perché assistiamo ad un progressivo arretramento dello Stato nel nostro territorio: così chiudono uffici, prefetture e caserme". Lo ha detto il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, rivolgendosi al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, durante la firma del protocollo sulla sicurezza e la legalità per arginare attentati e intimidazioni agli amministratori locali dell'Isola.
"Siamo ad una sorta di paradosso - ha osservato il presidente della Regione - tanto che uno dei frutti delle scelte operative fatte proprio in funzione della promozione della legalità dall'allora ministro Pisanu, cioè la nascita della scuola di Polizia a Foresta Burgos, venga avviata verso la chiusura. Alla Regione a ai Comuni viene chiesto di farsi carico di alcuni uffici pubblici, come quelli dei giudici di pace. Credo invece che serva leale e forte collaborazione istituzionale affinché si eviti il conflitto tra istituzioni".