Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il ministro dell'Interno ieri in Sardegna dopo gli atti intimidatori Alfano: «Siamo con voi» Ma affo

Fonte: L'Unione Sarda
5 marzo 2015

 

L'Angelino bifronte. Il ministro dell'Interno a Cagliari si stringe ai sindaci, usa parole di conforto soprattutto per quelli dei piccoli paesi della Sardegna, bersaglio prediletto del Club del tritolo. Peccato che a Roma, Alfano, commissioni uno studio, tutto ispirato ai sacri principi della spending review , sui «risparmi teorici derivanti da un'ipotesi di accorpamento dei centri di minore dimensione demografica», che i signori Pacella, Milanetti e Verde, lo scorso 27 febbraio, hanno già depositato nella sua scrivania.
LE TELECAMERE Come la mettiamo? Gliel'avremmo voluto chiedere, ieri, ma Angelino Alfano ha preferito dribblare l'annunciata conferenza stampa per concedersi, in piedi, in fretta e furia, ai microfoni pubblici e privati. Pazienza. Fatto sta che la contraddizione va segnalata, alla luce di quanto annunciato dal ministro dalla sua visita di alcune ore a Cagliari (che comunque non gli ha impedito di “benedire” l'alleanza tra Ncd e Udc, uniti nell'Area Popolare, presenti tra gli altri Giorgio Oppi e Maddalena Calia ). Di tagli seri, Alfano, non ha parlato. Anzi, all'orizzonte s'intravvedono anche un po' di risorse. Oggi, infatti, nell'incontro con Piero Fassino e i vertici nazionali dell'Anci, proporrà la nascita di «un osservatorio permanente a livello nazionale sugli atti intimidatori e l'istituzione di un'assicurazione per sindaci e amministratori comunali vittime di attentati. I sindaci sono la home page dello Stato, a loro non si chiede di essere eroi. Lo Stato c'è, è presente: il no dei sindaci coraggiosi, quello che dà origine agli attentati, è considerato un torto subìto ed è protetto dallo Stato».
IL PROTOCOLLO L'ora ics, quella della firma dell'intesa su sicurezza e legalità con la Regione, le Prefetture e l'Anci, è scoccata a mezzogiorno nell'aula del consiglio provinciale di Cagliari, dopo l'incontro riservato con le Procure, l'introduzione del prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida e prima dei colloqui con alcuni sindaci, a partire da Francesco Fois , primo cittadino di Bultei, non troppo fiducioso sui risultati che arriveranno dopo il blitz cagliaritano di Angelino Alfano. Dosi di pessimismo si colgono qua e là, nei conciliaboli che precedono l'intervento di Pier Sandro Scano (che, due anni fa, in una vacanza a Zanzibar, entrò a gamba tesa su Alfano in un incontro di calcio amatoriale). Si commentano le cifre del ministro «nella vostra regione, quarta in Italia (dopo Sicilia, Puglia e Calabria) nella speciale classifica degli attentati: 85 nel 2013, 75 nel 2014, 9 in questo scorcio del 2015. Si aggrottano le fronti dei più quando il ministro annuncia la «speranza che si arrivi in fretta allo 0».
IL PRESIDENTE Ha fatto bene il presidente della Regione, un filo affaticato per una massacrante trasferta a Bruxelles, a ricordare con garbo che altri inquilini del Viminale sono sbarcati in Sardegna ( Roberto Maroni nel 2011 e Annamaria Cancellieri nel 2013) senza che nell'isola si sia registrato qualche risultato concreto. Secondo Francesco Pigliaru «l'intesa di oggi può produrre effetti positivi, ma chiediamo con forza che il Governo faccia la sua parte, visto che assistiamo al progressivo arretramento dello Stato in Sardegna. Chiudono uffici e caserme, sono a rischio le stesse Prefetture». Il governatore poi ricorda che « Beppe Pisanu favorì la nascita della scuola di Polizia di Foresta Burgos che oggi rischia di chiudere. Alla Regione e ai Comuni si chiede di farsi carico di alcuni uffici pubblici, ma credo serva una leale e forte collaborazione istituzionale per evitare ogni conflitto d'interessi».
IL CONSIGLIO Il presidente dell'assemblea regionale Gianfranco Ganau , dopo la firma del Protocollo, ha consegnato al ministro l'atto approvato l'altro ieri dalla Prima Commissione sul fenomeno degli attentati contro gli amministratori che contiene la definizione di una norma specifica, da introdurre nel sistema penale italiano, che riconosca l'attentato contro i pubblici amministratori. «Mi auguro - dice Ganau - che gli impegni presi da Alfano vengano mantenuti. Trovo utile la scelta di promuovere interventi specifici nelle scuole, mirati a diffondere tra i più giovani la cultura della legalità». Ganau infine plaude all'iniziativa di «creare un osservatorio al Viminale».
Augusto Ditel
@augustoditel