Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La piazza centrale è ancora un punto di ritrovo»

Fonte: L'Unione Sarda
5 marzo 2015

In una tesi di laurea la ricostruzione dell'antica borgata che si affaccia sul mare 

Dentro il Villaggio dei pescatori si trova anche la storica fabbrica della Remosa. C'è poi uno stabilimento balneare, due ristoranti, e la chiesetta di Sant'Efisio, dove il cocchio dorato si è fermato per la prima volta nel '42. È la parte est di Giorgino, quella più conosciuta e attiva, per la quale da 30 anni si batte un comitato di quartiere. Una zona di Cagliari dimenticata persino dai governanti. Eppure è una zona che ha sempre attirato l'attenzione degli studiosi e, di recente, proprio su Giorgino anche l'Università ha posto l'attenzione. Con la tesi “Un litorale dimenticato”, Veronica Puddu si è laureata lo scorso anno in Architettura (relatore il docente storico dell'arte Giorgio Pellegrini): 110 e lode. Sei duri mesi di fatica, confessa la laureata, «per recuperare presso l'Archivio di Stato tutte le planimetrie del villaggio che mi servivano per ricostruire la sua storia».
Il lavoro è un contributo importante per il recupero dell'area. A proposito dell'isolamento, si dice che «la realizzazione di un ipotetico nuovo collegamento gioverebbe non solo al litorale di Giorgino, ma anche al Villaggio dei pescatori, ancora fortemente legato al vecchio ponte della Scaffa, demolito nel 1988, che permetteva agli abitanti di raggiungere la via Roma a piedi in pochissimi minuti. Oggi il Villaggio, che un tempo contava oltre duecento abitanti e costituiva un importante rione cagliaritano, risulta essere privo di qualsiasi tipo di servizio; non vi è infatti una farmacia o una piccola rivendita alimentare (sopravvive la vecchia “bottega di signora Antonietta”, ma è davvero poca cosa, ndr ). Nonostante disti pochi chilometri dalla via Roma, la vita al suo interno si configura come una realtà nettamente diversa da quella cittadina». Dal punto di vista ambientale e architettonico, lo studio evidenzia che «di là delle modifiche apportate è ancora riconoscibile l'impianto originario. La piazza centrale, piccola e concepita prima della motorizzazione di massa, rappresenta il cuore del villaggio, punto d'incontro degli abitanti che non hanno mai voluto allontanarsi». (c. ra.)