Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico nella tempesta Un esposto in Procura

Fonte: La Nuova Sardegna
3 marzo 2015

I sindacati denunciano il ritardo del cartellone 2015


Proseguono gli appuntamenti dei “Mercoledì del conservatorio”
Al centro delle tensioni è l’assenza di programmi e di produzioni, indispensabili per poter accedere alle risorse ministeriali. Una lettera al presidente Pigliaru

di Walter Porcedda

CAGLIARI L'assenza di programmazione, di una stagione lirica e sinfonica, ha creato un danno al Lirico e alla collettività? A porre con forza l'interrogativo è una cinquantina di dipendenti del teatro che ieri mattina hanno consegnato in Procura (nelle mani del sostituto procuratore Giangiacomo Pilia)un corposo esposto finalizzato alla richiesta di indagini per scoprire se dietro questi vistosi ritardi ci siano strane “anomalie”. E quindi “la sussistenza di violazioni di legge, penalmente perseguibili”. Il documento ricostruisce con puntigliosa precisione cronologica tutto il recente “affaire” del Lirico. A partire dalla controversa nomina di Marcella Crivellenti al ruolo di sovrintendente (al centro della vicenda processuale per la quale il sindaco di Cagliari e presidente della Fondazione è stato rinviato a giudizio), la successiva gestione di Mauro Meli, l’estenuante guerra Zedda-Meli, sino all’avvento del Consiglio di indirizzo al posto del vecchio cda e infine la nomina della neo soprintendente Angela Spocci. Si parte dall’ipotesi circolata di un “commissariamento” della Fondazione dopo l’annullamento da parte del giudice amministrativo della nomina a Sovrintendente della Crivellenti, per sollevare temi che vanno dal ritardo di circa cinque mesi dalla nomina di Mauro Meli a Sovrintendente alla formalizzazione di un rapporto contrattuale alle ragioni per cui lo stesso Meli in qualità di sovritendente uscente sia stato ritenuto “cessato non solo dal proprio mandato, ma interamente dalle proprie funzioni”a partire “dalla data di insediamento del Consiglio di indirizzo, avendo le suddette circostanze determinato una gravissima discontinuità nella gestione della Fondazione, con particolare riguardo alle problematiche finanziarie e alla programmazione artistica”. Un ampio capitolo viene poi dedicato alle contradditorie e drammatiche incertezze sulla “effettiva situazione finanziaria” collegata soprattutto al mancato varo del cartellone del 2015, già approntato da Meli fin dall’ottobre 2014. Si aggiunga infine anche il problema degli stipendi per i quali “la mancata o ritardata percezione da parte dei lavoratori determina, oltre all'intuibile danno economico, anche un rilevante danno esistenziale determinato dallo stato di incertezza e dalla mortificazione delle loro professionalità”. Ma il problema centrale è quello della programmazione e produzione (soprattutto questa è un parametro che fa guadagnare i premi del Fus in risorse finanziarie). Basta così dare un ’occhiata al calendario per capire la gravità dei ritardi. Siamo già a marzo e «il Lirico di Cagliari – ha detto ieri l’ex coordinatore Rsu Simone Guarnieri, uno dei firmatari dell’esposto dei cinquanta lavoratori – è l'unico teatro in Italia a non avere ancora un programma mentre le altre Fondazioni stanno mettendo in scena da tempo concerti e rappresentazioni. Questa è una situazione che rappresenta una anomalia e un grande pericolo». Alta è quindi la tensione sindacale. Mentre Fials Cisal e Libersind Confsal per “tagli, stipendi in ritardo e preoccupazione per il futuro” hanno proclamato lo stato di agitazione, è di ieri una lettera al presidente della Regione Pigliaru del segretario della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, in cui si sottolinea «l’inesistenza di un progetto artistico» e si ricorda che «a oggi il teatro non ha ancora una programmazione ufficiale». Il sindacalista accusa infine la sovrintendente Spocci di essere «maggiormente impegnata a far cadere teste e a cambiare personale» piuttosto che «a reperire risorse per approntare i contenuti della stagione lirico-sinfonica».