Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Più responsabilità per i dirigenti

Fonte: La Nuova Sardegna
3 marzo 2015

Pubblica amministrazione da domani al voto in commissione. Tutte le novità


ROMA La riforma della Pa entra nel vivo. «Da domani si vota» in commissione Affari costituzionali del Senato, twitta il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. L’auspicio è che il ddl delega venga approvato da Palazzo Madama in tre settimane, per poi arrivare all’ok definitivo prima dell’estate. Contestualmente si sta lavorando sui decreti legislativi in cui ci sarà anche un riordino delle forme contrattuali ed il superamento, indicato dal jobs act, dei co.co.co nella Pa «dal 2017». Sarà il nuovo Testo unico del pubblico impiego che, inoltre, dovrebbe chiarire una volta per tutte il rapporto tra regole del jobs act e statali. Il ddl Madia è all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato dall’estate scorsa e, dopo vari stop and go riprende il cammino. Prima di cominciare a votare, si attendono i pareri della commissione Bilancio di Palazzo Madama sugli emendamenti già presentati dal relatore, Giorgio Pagliari (Pd), d’intesa col governo. Ecco le principali novità su cui da domani si voterà. Licenziamenti. Si punta all’introduzione di «norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi» l’esercizio «dell’azione disciplinare», che come sanzione più grave prevede proprio il licenziamento. L’allontanamento dal posto di lavoro diventerà così più facile. Ruolo cruciale al sistema di valutazione, sia per punire sia per premiare. Polo unico medicina fiscale. C’è la «riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia» dei dipendenti pubblici, «al fine di garantire l’effettività del controllo, con attribuzione della relativa competenza all’Inps». L’istituto diventerebbe attivo su tutti i settori (lo è già nel privato) accentrando così le funzioni ad oggi svolte dalle Asl. Dirigenti. Si indica il «superamento degli automatismi nel percorso di carriera», per i vertici si passerebbe dagli scatti al merito. Tra i cambiamenti, su cui si sono aperte diverse interpretazioni, la proposta di «rafforzamento del principio di separazione tra indirizzo politico-amministrativo e gestione» con «esclusiva imputabilità» ai dirigenti delle «responsabilità amministrativo-contabile per l’attività gestionale». Partecipate. Si delinea una «razionalizzazione» del sistema secondo criteri di «efficienza, efficacia ed economicità», con una «ridefinizione» dei «limiti» per «la costituzione e il mantenimento di partecipazioni» pubbliche. Camere Commercio. Niente più annullamento del diritto camerale (ma riduzione del 50%), ci sarà comunque una spending review che porterà a dimezzarne il numero attraverso accorpamenti. Carta cittadinanza digitale. Si intitola così l’articolo 1 del ddl. Tra i principi volti a informatizzare la Pa, si stabilisce che tutti i presidi dello Stato non saranno prive di un collegamento web.