Rassegna Stampa

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Scuola Manno: genitori contro le nuove regole del dimensionamento

Fonte: web Castedduonline.it
3 marzo 2015


"Delusi da Pigliaru e dalle sue rassicurazioni"


 


Scuola Manno: genitori contro le nuove regole del dimensionamento
Il Comitato dei genitori e operatori della scuola “Manno-Cima-Conservatorio” - Cagliari protestano contro l'Ordinanza Ministeriale che stabilisce il ridimensionamento scolastico con conseguente rimescolamento delle graduatorie degli insegnanti, che comporterà uno stravolgimento nella realtà scolastica dei loro figli. Ecco la loro nota:


Lo sgomento, la delusione, la rabbia di genitori e insegnanti

Dopo la Delibera RAS n. 5/26 del 6.2.2015, contenente il “Piano di Dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/2016”, dopo essere stati ascoltati da esponenti del governo regionale e dopo l’interesse mostrato verso le nostre rivendicazioni da parte di alcuni membri dell’opposizione e della stessa maggioranza, noi, genitori della scuola “Manno-Cima- Conservatorio” ci eravamo illusi che le nostre istanze fossero state prese in considerazione. Non chiedevamo di contravvenire alle linee guida stabilite per la razionalizzazione scolastica, semplicemente chiedevamo di non smembrare la scuola dei nostri figli, accorpandola ad altro istituto, e poter garantire ai ragazzi il percorso avviato con i loro team di docenti.
In questi giorni il MIUR ha pubblicato l’Ordinanza Ministeriale sulla mobilità del personale docente e alle scuole sono stati assegnati i nuovi codici meccanografici da cui risulta il nuovo assetto della rete scolastica; ciò comporta il rimescolamento delle graduatorie e, pertanto, lo stravolgimento degli organici con il forte rischio di vedere cambiare gli insegnanti dei nostri figli. Gli stessi docenti sono sgomenti; a distanza di un anno dall’ultimo “doloroso” dimensionamento, molti di loro si vedranno catapultare, come pacchi, in un’altra realtà scolastica, lasciare alunni, colleghi, ambiente di lavoro, collaborazioni e progetti avviati.
Ma tutto questo non importa… Non interessa ai nostri amministratori se i nostri figli cambieranno ancora una volta i loro insegnanti, i loro punti di riferimento per diverse discipline; se dovranno comprendere ed adattarsi a differenti modi di relazionarsi, a nuovi metodi, strategie e organizzazione del lavoro. Non si pensa alla perdita di tempo, al dispendio di energie fisiche, mentali ed emotive che ciò comporta non solo per gli adulti, ma soprattutto per i ragazzi.
La sensibilità e la conoscenza delle problematiche scolastiche da parte dei nostri amministratori è tale che la Delibera sul dimensionamento viene pubblicata, proprio come due anni fa, allo scadere dei termini previsti per le nuove iscrizioni, quando le famiglie scelgono le scuole per i loro figli, creando quindi in esse disorientamento e confusione.
Nella succitata Delibera n. 5/26 leggiamo “…al fine di promuovere il pieno diritto all’istruzione e al successo formativo di tutti i sardi, la Giunta regionale pone
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Comitato dei genitori e operatori della scuola “Manno-Cima-Conservatorio” - Cagliari


come obiettivo di legislatura la lotta alla dispersione scolastica e all’abbandono universitario, il miglioramento delle competenze degli studenti sardi, l’innalzamento qualitativo dell’offerta scolastica a tutti i livelli e la sua ottimale articolazione e distribuzione nel territorio.” Che bei propositi! Belle parole, ma vuote del loro significato autentico. Non è con la distruzione delle realtà scolastiche positive ed efficaci che si promuove il successo formativo e il miglioramento delle competenze. Siamo convinti che dietro queste parole si nasconda una logica ragionieristica di risparmio imposta dal governo centrale e che sacrifica anche le realtà scolastiche positive, ma più deboli, per avvantaggiare altre più potenti, senza neanche il rispetto dei criteri guida sul dimensionamento. Questa sarebbe la logica sottesa alla “ottimale articolazione dell’offerta scolastica degli studenti sardi”!!! Gli insegnanti ci dicono che la nostra scuola ha subito già tre dimensionamenti in sei anni e hanno già sperimentato le nefaste conseguenze (per es. tra le altre, aspettare mesi prima di avere la carta e il toner per le fotocopie, le cartucce per la stampante, essere trattati come “zavorra”, trascurati come gli ultimi).
Manifestiamo quindi la nostra delusione rispetto al comportamento della Giunta Pigliaru e alle sue rassicurazioni fatteci in campagna elettorale circa la tutela delle scuole e non solo; siamo profondamente amareggiati rispetto all’atteggiamento dei nostri politici. Coloro che sono stati eletti con i nostri voti, che dovrebbero rappresentarci ed essere al nostro servizio, sono convinti di conoscere le realtà del nostro territorio, fanno finta di ascoltare le nostre esigenze, ci blandiscono con falso interessamento e poi agiscono in base alle solite vecchie logiche, manifestando superficialità, presunzione e un’arroganza più o meno velata.