Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuoro diventa la città delle multe

Fonte: L'Unione Sarda
3 marzo 2015

ISTAT. Gettito in calo nelle altre 3 province storiche con Oristano davanti a Cagliari e Sassari

Nona in Italia con un incremento del 9% delle somme incassate Sconti, incentivi e rateizzazioni hanno fallito. Nonostante i tentativi di conciliazione, le multe in Italia si pagano sempre meno e a soffrirne sono i bilanci dei Comuni autorizzati a riscuoterle. Il fondo lo si è toccato nel 2014: gli introiti nelle casse delle amministrazioni locali, secondo l'indagine condotta dal quotidiano Il Sole24Ore su 107 capoluoghi di provincia, non sono mai stati così esigui, raggiungendo 1,2 miliardi, il 12,4% in meno rispetto all'anno precedente. In Sardegna le percentuali precipitano ancora più giù. Il Comune di Nuoro, sebbene si piazzi quintultimo per somme incassate da ciascun patentato residente, vanta un incoraggiante +9% nei confronti del 2013, unico segno positivo dell'Isola considerati i crolli registrati da Oristano (-33,2%), Cagliari (-31,3%) e Sassari (15,1%).
Il capoluogo barbaricino, inserito tra le uniche 18 municipalità del Paese ad aver incrementato le somme riscosse, può quindi considerarsi come esempio nazionale, anche se i 200mila euro incassati nel 2014 (6,9 euro per ogni patentato) non sembrano una cifra significativa. Discorso opposto si può fare per Cagliari dove i 5,1 milioni recuperati dagli automobilisti indisciplinati (trentaduesimo comune in classifica con circa 50 euro per patentato) sono in calo del 31,3%. Andamento simile nel secondo Comune dell'Isola. Le casse di Palazzo Ducale a Sassari l'anno scorso hanno ricevuto 2,6 milioni (59esimo in classica con 32,1 euro per ogni patentato), in calo del 15% rispetto al 2013. Crollano invece di un terzo esatto (-33,2%) le riscossioni del Comune di Oristano, scese a 500 mila euro o 26,2 euro se suddivise per ogni automobilista.
Estendendo lo sguardo a tutto lo Stivale è Milano a guidare la graduatoria nazionale. La metropoli lombarda non soltanto domina la classifica degli incassi complessivi con 140 milioni (segue Roma a 117 milioni), in crescita del 6% rispetto a dodici mesi prima, ma comanda anche alla voce “incassi per patentato” grazie ai 176,5 euro recuperati in media da ogni automobilista (Firenze, con 140,4 euro occupa il secondo gradino del podio, mentre Parma, guidata dal sindaco pentastellato Pizzarotti, guadagna il terzo posto con 118 euro).
Eppure gli anni d'oro delle riscossioni non sono lontani. Nel 2011 i bilanci comunali potevano contare complessivamente su 1,5 miliardi provenienti dalle multe pagate, il 20% in più di oggi. Nel mentre sono arrivate proroghe, condoni e rottamazioni. L'ultima della quale decisa dalla Legge di stabilità 2015 con la quale lo Stato ha ufficialmente rinunciato alla riscossione delle cartelle esattoriali inviate fino al 2011, di importo inferiore ai 300 euro, e mai pagate a Equitalia.
Un'operazione indispensabile, a detta del Governo, per aggirare lo scoglio degli arretrati passibili di prescrizione e concentrarsi sulle somme ancora recuperabili; ma anche un messaggio indiretto a sostegno dell'impunità lanciato da Palazzo Chigi, arresosi ormai all'esercito dei trasgressori della strada. Un'armata che, sempre scorrendo i dati diffusi dal quotidiano economico, ingrossa le sue fila. A gennaio 2015, infatti, i comuni sembrano aver issato bandiera bianca, racimolando dal pagamento delle multe 38,6 milioni, circa la metà dei 71,4 milioni incassati nel gennaio dell'anno precedente.
Luca Mascia