TEATRO LIRICO.

Chiedono alla Procura di verificare perché il Teatro lirico non abbia ancora approvato la programmazione lirico-sinfonica, mettendo a rischio finanziamenti e lasciando col fiato sospeso dipendenti e abbonati. Ieri mattina, una cinquantina di lavoratori del Lirico hanno presentato un esposto al sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, già titolare dell'inchiesta sulla nomina dell'ex sovrintendente Marcella Crivellenti e, più di recente, di un secondo fascicolo sulla gestione dell'Ente.
A consegnare il documento nelle mani del pm è stato l'ex coordinatore della Rsu, Simone Guarnieri: «Siamo l'unico teatro in Italia a non avere ancora una programmazione, mentre le altre fondazioni stanno già mettendo in scena le rappresentazioni. Questa situazione rappresenta una grave anomalia e un grande pericolo». Dallo scorso novembre, sia l'Rsu sia i sindacati (Cgil, Uil, Fials, Libersind, Snater, Css) hanno aperto una vertenza per chiedere al presidente della Fondazione (il sindaco Massimo Zedda) l'approvazione della nuova stagione lirico-sinfonica. «Siamo a marzo», ha concluso Guarnieri, «e ancora nulla».
Di ieri anche l'intervento dei sindacati che, in una nota, hanno denunciato la criticità della situazione. «Rimangono ancora da saldare» scrivono Massimo Cecalotti, Ignazio Sibiriu e Paolo Piras, della Rsa Usb del Teatro, «un totale di 2.374.000 di euro. A questi vanno aggiunti gli oneri previndenziali di dicembre, gennaio e febbraio». I rappresentanti dei lavoratori temono che la mancanza di liquidità non sia solo «temporanea» e che scattino i pignoramenti. Sollecitano, inoltre, la certificazione del resoconto contabile 2014.
Una lettera al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è stata invece inviata dal segretario della Uilcom, Tonino Ortega: denuncia l'ennesimo ritardo sul pagamento degli stipendi e la mancata approvazione della stagione 2015. (fr. pi.)