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Lirico, nuovo esposto in Procura. I lavoratori: "Mancano due milioni"

Fonte: web SardegnaOggi.it
3 marzo 2015

Lirico, nuovo esposto in Procura. I lavoratori: "Mancano due milioni"

Depositato in Procura un esposto sottoscritto da 50 dipendenti. La Uil si appella a Pigliaru: "Il Lirico non ha ancora una programmazione ufficiale". Secondo i rappresentanti dei lavoratori mancherebbero da saldare più di due milioni di euro.



CAGLIARI - "Sul Lirico di Cagliari gravano vistose anomalie". É questa in sintesi la richiesta dell'ex coordinatore (Rsu) dei lavoratori Simone Guarnieri, che oggi in Procura ha presentato un esposto. Il documento è sottoscritto da cinquanta dipendenti del teatro. Gli fa eco una lettera inviata dal segretario regionale della Uilcom Tonino Ortega al presidente della Regione Francesco Pigliaru: "Abbiamo preso atto ancora una volta della carenza di documentazione rispetto alla presunta e fumosa questione dello stato economico e finanziario della Fondazione, e soprattutto l’inesistenza di un progetto artistico e di una prospettiva che definire a breve termine sarebbe un eufemismo".

"Ad oggi il teatro - continua il comunicato - non ha ancora una programmazione ufficiale e nella migliore delle ipotesi rischiano di trascorrere ancora molti mesi prima che veda luce, dal momento che l’unica comunicazione parla di un solo spettacolo che in termini concreti rappresenta uno sfregio per una Fondazione del prestigio e del peso culturale quale il Teatro Lirico di Cagliari. In questo deserto improvviso, le decisioni assunte dalla Spocci (attuale sovrintendente ,ndr) lasciano sgomenti per la distanza e lo scollamento con le reali necessità di sopravvivenza del Teatro. Si assiste con perplessità crescente a una serie di provvedimenti che aggravano la già deleteria assenza di una figura chiave come quella del Direttore Artistico che debba farsi garante della qualità delle scelte di un Teatro che, fino a prova contraria, deve produrre musica e cultura".

Contro Spocci. "E’ infatti notizia recente - accusa Ortega - che la sovrintendente sia maggiormente impegnata a far cadere teste e cambiare personale, piuttosto che a reperire le risorse urgenti per approntare i contenuti della stagione lirico-sinfonica. Un atteggiamento che nella migliore ipotesi vedrà fortemente decurtato e declassato il teatro per i contributi del Fus 2016, con tutte le ricadute economiche e occupazionali che ne potranno derivare". Per questo Ortega fa un appello a Pigliaru: "In qualità di presidente di tutti i sardi, che reputo essere i primi danneggiati in termini di prestigio e ricchezza culturale derivante dall’aggravarsi della situazione, con l’invito ad intervenire con urgenza per scongiurare che l’attuale prospettiva di sbando e incertezza possa arrivare a mettere in dubbio la stessa sopravvivenza di uno dei più importanti Teatri d’Italia".

Spese ancora da saldare. Secondo il sindacato Usb mancherebbero esattamente 2 milioni e 374mila euro, nello specifico circa 700mila euro degli f24 di ottobre, gli onorari della Tosca, della Traviata e del Čerevički, rispettivamente 300mila, 320mila e 488mila euro, più l'f24 di novembre pari a 500mila euro e il saldo de Lo schiaccianoci pari a 66mila euro. A questi bisogna aggiungere gli oneri providenziali di dicembre, gennaio, febbraio, più lo scoperto bancario di 5 milioni e i debiti verso i creditori, sia precedenti al 2012, sia degli ultimi anni. "Fino a dicembre, - spiegano i lavoratori dell'Usb - si sono avute rassicurazioni sulla tenuta economica e la garanzia che ci fossero crediti ancora da incassare, che le spese fossero in linea con le previsioni e i ritardi sull'erogazione degli stipendi fossero dovuti solo ad una temporanea mancanza di liquidità, dovuta ai ritardi nell'erogazione da parte dei soci della Fondazione".

"La rinegoziazione dei debiti decisa dall'ex Sovrintendente Meli - si legge nel comunicato - avvenne incaricando lo studio legale Bassu, senza delibera del Cda nè gara d'appalto. Questo avrebbe portato o dovuto portare un risparmio di 700mila euro, di cui però non è stato mai comunicato l'esito. E' invece certo che alcuni creditori hanno giustamente rifiutato di trattare il loro credito e proceduto con le ingiunzioni di pagamento che avevano temporaneamente sospeso, con aggravio di spesa a carico della Fondazione e pignoramento alla fonte da parte dei contributi ordinari. Nella riunione del 24 febbraio con la Spocci (la nuova Sovrintendente), si è appreso che i pignoramenti ora riguardano anche il prestito straordinario della Regione".

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