Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sipario Il nuovo corso del teatro di Sardegna Tutti in scena Rischiamo, dunque siamo

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2015


 



T re linee guida, alla base del progetto che ambisce a trasformare il Teatro Sardegna in Teatro di Rilevante Interesse Culturale: apertura, collaborazioni, valorizzazione dei talenti locali. La strategia per ottenere il placet dal MIBACT è stata illustrata ieri mattina dal neo nominato direttore artistico, Massimo Mancini, che prende il posto di Guido De Monticelli. Nuovo corso, dunque, ma nel segno della continuità.
Il futuro prossimo è cominciato con una bellissima notizia: la fusione del Teatro di Sardegna con Is Mascareddas, accorpamento che significa il salvataggio del meraviglioso patrimonio culturale e poetico del popolo di legno creato da Donatella Pau e Tonino Murru. Altra ottima iniziativa, chiamare a collaborare associazioni e artisti di ogni settore, che faranno parte di una “casa”, non di una struttura per pochi. Ad abitarla, i nuovi linguaggi, il bilinguismo, le committenze, l'attenzione al pubblico giovane e la volontà di avvicinare a palchi e sipari tutti coloro cui non viene neppure in mente di passare una serata assistendo uno spettacolo. Massimo Mancini insiste su un interessante concetto: la fabbrica del rischio. Non dà per scontato che competenze e energie salvino i teatri in bilico.
Antonio Cabiddu, presidente della CeDac, ricorda che il settore, «è legato e imbavagliato» da una legge del 1990 e depreca la rigidità dei parametri ministeriali.
L'elenco degli appuntamenti della stagione 2015/2016 è interessante. Da ottobre, in un incrociarsi di titoli a temperatura variabile, andranno in scena una compagnia cilena, una proposta della Societas Raffaello Sanzio, una drammaturgia di Michela Murgia. E ancora, Marche Teatro, Scimone e Sframeli, Motus, i francesi della Compagnie Oktobre, un'opera (in progress) sul “Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta, Flavia Mastrella e Antonio Rezza, Mario Perrotta, Emma Dante.
Ci saranno Is Mascareddas, Oscena Festival, i testi di Gogol e di Federico De Roberto, Piccolo Asmodeo, le note di Gavino Murgia. Lista molto lunga, con esordi, ritorni, contaminazioni. Confermato il Festival della Filosofia, annunciato il Festival del teatro d'animazione. Tra le nuove produzioni che attingono anche ad assai validi talenti nostrani, “Incendi” con la musica di Alessandro Olla, “Morte araba. Genesi” del coreografo Maurizio Saiu, un soggetto originale di Massimo Carlotto, “Il Tango + Mundial” di Dimitri Papanikas, i temi religiosi dell'Ultima Cena e della Resurrezione adattati da Giovanni Columbu.
Nuove idee anche sul versante dei prezzi dei biglietti, con un ventaglio di possibilità che va da un ingresso a 3 euro ai 240 di un abbonamento in platea. Esiste anche una card cumulativa e una più tecnologica app: APP2U. Tariffe speciali per disoccupati, extracomunitari e utenti fedeli dei cartelloni allestiti in tutto il territorio isolano. Sono graditi anche i post sui social.
È evidente, nella ricerca di altre strade e altro pubblico, lo sforzo degli organizzatori. Ribadiscono che il teatro debba essere uno spazio di relazione in cui possa confluire l'apporto di tutti. E che la città intera, dice l'assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni, si possa ritrovare tra le sue mura. Non un tempio ma una piazza, conclude Massimo Mancini .
Alessandra Menesini