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'Like- storie di vite online', il cyberbullismo in scena al Conservatorio

Fonte: web SardegnaOggi.it
26 febbraio 2015

 

'Like- storie di vite online', il cyberbullismo  in scena al Conservatorio
Parte dall’Auditorium del Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari il progetto teatrale itinerante sul cyberbullismo organizzato dalla Polizia. “Dopo gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole sono aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni e le denunce da parte di minori nei confronti di altri coetanei per soprusi subiti”. Nel 2014 sono 300 i casi segnalati alla Polizia.



“Like-Storie di vita online”  è uno spettacolo, in concomitanza con la campagna educativa itinerante della Polizia Una vita da social,  dedicato ai ragazzi durante il quale l’autore, Luca Pagliari, farà capire l’importanza delle parole in tutte le sue sfumature attraverso filmati, letture, musiche e testimonianze dirette. La pièce prende spunto da una drammatica vicenda di cronaca avvenuta a Roma il 20 novembre 2012, quando il quattordicenne Andrea Spezzacatena, studente di liceo, si tolse la vita all’interno della propria abitazione. Solo in un secondo momento la famiglia scoprì che Andrea era stato vittima di pesanti attacchi alla sua persona tramite un social network e accusato di essere gay e conosciuto con l’appellativo “il ragazzo dai pantaloni rosa”. 

“Like-Storie di vita online” non lancia accuse e non intende processare alcuno – afferma Pagliari– è impossibile stabilire quale peso abbiano avuto le frasi terribili rinvenute in varie chat, sulla scelta compiuta da Andrea. La nuda cronaca offre però spunto per avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza. Sulle nostre responsabilità, sul senso profondo della diversità.”

 

In occasione dello spettacolo, Baci Perugina , sponsor dell’evento, , coinvolgerà tutti gli studenti facendoli diventare interpreti di frasi che contengano un messaggio d’amore, trasformandoli in cartigli virtuali da far vivere sui social network. Questo per dimostrare che un uso positivo della rete è fondamentale e la sensibilizzazione diventa di primaria importanza.

Questa ulteriore iniziativa – dichiara Antonio Apruzzese Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – vuole riprodurre i comportamenti di prevaricazione e violenza operati sulla rete e non solo, per far riflettere i ragazzi su quanto sia dirompente e drammatico per chi lo subisce. Va anche detto – continua Apruzzese - che dopo gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole sono aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni e le denunce da parte di minori nei confronti di altri coetanei per soprusi subiti. Ciò a significare – conclude Apruzzese - l’effetto prodotto nei ragazzi che hanno acquisito maggiore consapevolezza e coraggio nel rappresentare le proprie situazioni di disagio.

Sono 300 i casi di cyberbullismo segnalati alla Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2014, il doppio dell’anno precedente, 30 i minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver diffuso immagini pedopornografiche sul web, aver perseguitato, diffamato e molestato coetanei, usando i nuovi media.