Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La piscina vietata a mamma e papà «È uno scandalo»

Fonte: L'Unione Sarda
25 febbraio 2015


TERRAMAINI. L'ira dei genitori

 


Tutti in piscina per le gare ma mamma e papà non possono entrare. Le finali dei nuotatori esordienti (8-10 anni) domenica si sono svolte a porte chiuse. La tifoseria maleducata però non c'entra, la colpa è invece della struttura di Terramaini dichiarata inagibile. Così il Comune ha affisso all'ingresso un cartello rivolto ai genitori: state fuori ad aspettare.
La piscina, dicono, può contenere solo 99 spettatori. «Un'assurdità non poter vedere mio figlio che gareggia, ci teneva molto che fossimo lì», racconta Valeria Riccobene, madre di un giovane atleta di otto anni. La protesta ha fruttato qualche pass, un sistema improvvisato dalle diverse società coinvolte e provenienti dal sud Sardegna per limitare le proteste. «La Promogest Sinnai ne aveva due, Quartu tre, Portoscuso addirittura zero». E l'elenco potrebbe continuare. Il risultato è che la mattina c'è stato un via vai di genitori che cercavano di vedere i loro figli gareggiare, che entravano a turno, si scambiavano notizie a staffetta. «Ma la sera non ci hanno permesso di entrare neanche così», racconta Riccobene. Anzi, il custode avrebbe «chiuso il cancello per non farci entrare, coi bimbi ancora dentro». La stessa scena era accaduta due settimane prima. «Sono intervenuti i carabinieri». I genitori ora si domandano perché si continui a utilizzare la piscina di Terramaini e «come si possa fare gareggiare dei bambini senza qualcuno che li guardi, sono gare sportive, non vogliamo stare dietro ai nostri figli, vorremmo semplicemente vederli fare sport e crescere». (v. s.)